
Particolarmente alto è il numero di farmacie ritenute congrue: ben 14.116. Per loro, i ricavi medi dichiarati per il 2015 sono stati pari a poco più di 1,2 milioni di euro, mentre il reddito medio d’impresa si è situato a quota 122.200 euro. Solamente in 1.203 casi, invece, non è stata indicata la congruità: si tratta di farmacie che hanno dichiarato in media ricavi per poco più di 1,44 milioni di euro e un reddito medio d’impresa pari a 48.400 euro. Ciò significa, in ogni caso, che le cifre di una quota particolarmente alta delle farmacie, pari al 92,14% del totale, è stata giudicata congrua secondo i parametri del ministero. La quota di coloro che non rientrano nelle tabelle è ridotta dunque solamente al 7,86% del totale. In termini di ricavi medi dichiarati (tra coloro che sono stati considerati congrui), le farmacie si collocano al decimo posto tra tutte le categorie: al primo posto figura invece il settore del commercio all’ingrosso di combustibili, con 1,464 milioni di euro annui. Per quanto riguarda il reddito medio d’impresa, invece, le farmacie balzano al terzo posto della graduatoria, con 122.200 euro, dietro agli studi notarili (che superano i 281.000 euro) e alla fabbricazione di prodotti chimici (oltre 128.000 euro).
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