
I sindacati temono una «disimpegno» della multinazionale americana sul territorio della provincia siciliana e ricordano come dopo un’ispezione effettuata nello scorso mese di novembre dalla Food and Drug Administration americana, sia stata interrotta la produzione del Tazocin, farmaco di punta dello stabilimento di Catania: «Ad oggi – spiegano – non abbiamo certezze sulla data di ripresa».
I rappresentanti dei lavoratori lamentano inoltre quello che ritengono «un atteggiamento poco attento verso le relazioni sindacali» da parte della direzione dell’azienda, soprattutto «in un contesto di crisi e di desertificazione industriale come quello che stiamo vivendo attualmente». In particolare, accusano, il nuovo amministratore delegato ha avuto solamente «un unico breve incontro con le segreterie territoriali sindacali».
Tuttavia, riferisce il quotidiano Catania Today, il fronte sindacale risulta diviso, con l’Ugl che attraverso il suo segretario provinciale ha fatto sapere di ritenere «distorta» l’analisi sulla situazione dello stabilimento effettuata dagli altri sindacati. A suo avviso, infatti, «le responsabilità della crisi che sta attraversando Pfzer sono da attribuire esclusivamente alla gestione manageriale locale degli anni passati e non a quella attuale».
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