Spese sanitarie e veterinarieL’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un documento che fornisce chiarimenti in materia di “Modalità tecniche di utilizzo dei dati delle spese sanitarie e delle spese veterinarie ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, a decorrere dall’anno d’imposta 2017”. Nel testo si ricorda che «i dati forniti dal Sistema Tessera Sanitaria sono quelli relativi alle ricevute di pagamento, alle fatture e agli scontrini fiscali relativi alle spese sanitarie sostenute dal contribuente e dal familiare a carico nell’anno d’imposta e ai rimborsi erogati». Inoltre, «per ciascuna spesa o rimborso i dati disponibili sono: a) codice fiscale del contribuente o del familiare a carico cui si riferisce la spesa o il rimborso; b) codice fiscale o partita IVA e cognome e nome o denominazione del soggetto di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo n. 175 del 2014; c) data del documento fiscale che attesta la spesa; d) tipologia della spesa; e) importo della spesa o del rimborso; f) data del rimborso». Nell’elenco delle tipologie di spesa sono indicate, tra le altre, le seguenti voci: a) ticket per acquisto di farmaci e per prestazioni fruite nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale; b) farmaci: spese relative all’acquisto di farmaci, anche omeopatici; c) dispositivi medici con marcatura CE: spese relative all’acquisto o affitto di dispositivi medici con marcatura CE; d) servizi sanitari erogati dalle farmacie e parafarmacie: ad esempio spese relative ad ecocardiogramma, spirometria, holter pressorio e cardiaco, test per glicemia, colesterolo e trigliceridi o misurazione della pressione sanguigna; e) farmaci per uso veterinario.
Vengono quindi specificate le modalità e i limiti con i quali l’Agenzia può accedere ai dati, nonché la possibilità di consultarli e modificarli da parte del contribuente. La nota sottolinea poi che il Sistema Tessera Sanitaria mette a disposizione anche i dati relativi alle «spese veterinarie sostenute dalle persone fisiche nel periodo d’imposta precedente, riguardanti le tipologie di animali individuate dal decreto del Ministero delle finanze 6 giugno 2001, n. 289», nonché «i rimborsi effettuati nel periodo d’imposta precedente per prestazioni non erogate o parzialmente erogate, specificando la data nella quale sono stati versati i corrispettivi delle prestazioni non fruite». In questo caso, i dati disponibili sono «il codice fiscale del contribuente cui si riferisce la spesa o il rimborso; il codice fiscale o partita IVA e cognome e nome o denominazione del soggetto di cui all’articolo 2 del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 1° settembre 2016; la data del documento fiscale che attesta la spesa; la tipologia della spesa; l’importo della spesa o del rimborso; la data del rimborso». Anche per le spese veterinarie il contribuente può visualizzare i dati ed eventualmente rettificarli.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.