«Sostanziale stabilità negli ultimi 3 anni (in media 19,4 miliardi di euro/anno)» è in sintesi quanto emerso dall’analisi dei dati relativi alla spesa farmaceutica Ssn nel periodo 2018-2020, in un rapporto pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Secondo quanto riferisce l’Ente «la spesa per l’acquisto privato da parte dei cittadini (circa 7,2 miliardi nel 2020) continua a essere una quota consistente che necessita di essere monitorata anche ai fini della valutazione dell’appropriatezza». Ciò nonostante, con riferimento alla sostenibilità della spesa, «se rapportata ai livelli di finanziamento previsti (e in modo specifico la spesa relativa agli acquisti diretti) – prosegue l’Aifa -, mostra delle criticità: a partire dal 2017 infatti si registra costantemente un disavanzo rispetto al tetto in tutte le Regioni e Province Autonome. I livelli di tale sfondamento sono estremamente variabili tra le diverse regioni italiane».

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L’andamento della convenzionata Ssn

In merito alla spesa farmaceutica convenzionata, ovvero quella relativa alle Dcr prodotte dalle farmacie territoriali pubbliche e private, nel rapporto si legge che «per quasi tutte le regioni si osserva un andamento decrescente nel tempo». Sulla distribuzione regionale l’Aifa precisa che «un trend decrescente della spesa convenzionata tra dicembre del 2017 e dicembre del 2020 più marcato si può osservare per Marche (-14,5%) e Abruzzo (-14,1%) (Figura 3.b), Puglia (-10,7%) e Piemonte (-9,5%) (Figura 3.c). Unica regione per cui si osserva un trend lievemente crescente è la Lombardia (+2,4%), tuttavia per il 2020 la spesa rimane al di sotto del tetto regional».

Aumento del Fsn in relazione ai tetti di spesa

Infine «il costante aumento registrato nel Fsn (nello specifico Fsn indica la componente del Fondo destinata alla farmaceutica) e di conseguenza sul tetto della spesa convenzionata ha fatto sì che per tutte le regioni il rispetto della soglia del 7,96% fosse verificato. A livello nazionale la percentuale di incidenza sul fondo è passata da 7,54% per dicembre 2017 a 6,64% del dicembre 2020. A livello regionale a dicembre del 2020, in alcuni casi si osserva un avanzo di risorse superiore al 2% (Piemonte, Valle D’Aosta, P.A Bolzano, P.A Trento, Veneto, Emilia Romagna, Toscana)». Si rimanda alla visione integrale del documento nella sezione “Documenti allegati”.

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