«Il consumo di prodotti farmaceutici del canale ospedaliero cresce nel primo trimestre 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, attestandosi a 2,7 miliardi di euro (+5,7% a valori)». È quanto rende noto Iqvia, provider globale in ambito sanitario, spiegando che «l’aumento è dovuto, soprattutto, alla ripresa delle terapie oncologiche che avevano subito una battuta d’arresto durante la pandemia e alle nuove cure immunologiche e per la fibrosi cistica».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Aumenta il consumo di farmaci biologici

Confrontando lo stesso periodo dell’anno precedente, Iqvia spiega che «cala a valori del 14%, rispetto allo stesso periodo 2021, il consumo di farmaci biologici, ossia i medicinali contenenti un principio attivo prodotto da un organismo vivente. Il decremento a valori per questi farmaci è dovuto all’erosione del prezzo causata dall’introduzione di prodotti biosimilari, ovvero medicinali contenenti un principio attivo molto simile a quello originale (originator) dopo la scadenza del brevetto. I farmaci innovativi godono infatti, per un certo periodo di tempo, di una protezione dalla concorrenza. Trascorso questo periodo di tempo, scade il brevetto e altre case farmaceutiche possono acquisire l’autorizzazione all’immissione in commercio di questi prodotti». Quanto al mercato dei farmaci antivirali per l’epatite C, secondo Iqvia «continua a decrescere ma in maniera più graduale rispetto all’anno scorso (-10% a valori). Infatti, grazie all’iniziativa di screening gratuito su base volontaria promossa dal ministero della Salute – rivolto ai nati tra il 1969 e il 1989 – si continua a far emergere pazienti non diagnosticati».

Distribuzione per conto +9,8% a valori

Uno sguardo di Iqvia alla Distribuzione per conto (Dpc) evidenzia che «anche nel primo trimestre 2022 si assiste a una forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 (+9,8% a valori). Tale crescita è guidata ancora dalle terapie per il diabete, inclusi i test per la misurazione della glicemia, dai farmaci per l’insufficienza cardiaca, dai nuovi anticoagulanti orali (NOA) e dalle terapie per la sclerosi multipla». Iqvia ricorda che «la Dpc è un modo di dispensare i farmaci che vengono acquistati direttamente dalle Asl e distribuiti attraverso le farmacie che si trovano sul territorio. Con questo sistema di distribuzione si permette ai pazienti di ritirare i farmaci vicino a casa, senza doversi recare ogni volta presso strutture ospedaliere». Per Sergio Liberatore, amministratore delegato di Iqvia Italia, «la pandemia ha profondamente modificato il ruolo dell’ospedale; per esempio, con la pandemia le terapie ospedaliere sono crollate per paura del contagio. Ora la spesa farmaceutica ospedaliera torna a crescere e si torna a curare le malattie complesse, come quelle oncologiche, con i farmaci di nuova generazione».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.