La spesa farmaceutica convenzionata lorda, nel periodo che va da gennaio a dicembre del 2014, è diminuita di 238,8 milioni di euro in Italia, con un calo del 2,1% rispetto all’anno precedente. Allo stesso modo, l’esborso netto (ovvero la spesa a carico del SSN comprensiva di IVA, al netto degli sconti a carico della filiera distributiva) è calato di 264,7 milioni (-3% su base annua). Mentre nello stesso periodo di riferimento, la spesa farmaceutica sostenuta dai cittadini per ogni forma di compartecipazione a loro carico è cresciuta di 64,3 milioni di euro, rispetto al 2013 (l’incremento del totale, che supera di poco quota 1,5 miliardi, è stato del 4,5%). A riferirlo è l’Agenzia per il Farmaco, che spiega come, al contempo, il numero di ricette erogate sia rimasto sostanzialmente invariato tra i due anni oggetto dell’analisi: il totale è stato infatti pari a 609,3 milioni nel 2014, ovvero lo 0,2% in più rispetto all’anno precedente.
In particolare la spesa farmaceutica netta – che l’Aifa ottiene sottraendo da quella lorda, tra le altre cose, gli importi derivanti dai ticket (per ricetta e come compartecipazione al prezzo di riferimento), gli sconti obbligatori a carico del farmacista (in media pari al 3%), gli extrasconti derivanti dalle misure di ripiano (0,6% a carico del produttore, dei farmacisti e dei grossisti) – risulta calata soprattutto in una regione: la Sicilia. L’isola ha visto infatti scendere il totale dell’11%, con un decremento di quasi 265 milioni di euro. Cali più contenuti, ma comumque superiori al 3%, anche in Molise, Umbria, Emilia Romagna, Liguria e Veneto. In controtendenza invece la provincia di Bolzano, che ha registrato un incremento dell‘1,66%, mentre risultano sostanzialmente stabili le cifre relative ad Abruzzo, Marche e Puglia. Per quanto riguarda il numero di ricette, indice dell’andamento dei consumi, il calo più evidente è quello registrato in Veneto (-3,7% nel 2014 rispetto all’anno precedente), mentre al contrario i valori risultano in aumento superiore al 3% in Molise, Puglia e provincia di Trento.
L’Aifa ha quindi analizzato la spesa pubblica farmaceutica territoriale rispetto al tetto programmato dell’11,35%. A sforare la quota sono state nove regioni: Sardegna, Puglia, Calabria, Lazio, Campania, Abruzzo, Sicilia, Marche e Molise. Un elenco che cresce ulteriormente se si prendono in considerazione anche le regioni che hanno superato il tetto previsto per la spesa farmaceutica ospedaliera. Da segnalare, infine, il totale del pay-back applicato a carico delle aziende farmaceutiche, che è stato pari in totale ad oltre 105 milioni di euro.
[Per non perdere le novità di settore, iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it, nella tua email alle 7:00, dal lunedì al venerdì. Apri questo link]
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.