
«L’incremento dei Paesi serviti dal programma è stato “indirizzato” dai nostri stessi clienti. Per questo, oggi include località particolarmente importanti per loro», ha spiegato John Menna, vice presidente di UPS, addetto alla strategia globale e alla logistica sanitaria. L’impresa sottolinea di essere ormai in grado di rispondere agli standard indicati dalla regolamentazione internazionale UN3373 (che si concentra appunto su sostanze biologiche e legate alla diagnostica clinica), così come alla UN1845 (legata invece alle norme per il trasporto del biossido di carbonio).
Le aziende che si avvarranno dei servizi speciali di UPS per invii da e per gli Stati Uniti e alcune nazioni europee, avranno accesso inoltre al programma Proactive Response Secure: «Una soluzione che combina il monitoraggio della spedizione e la copertura di eventuali perdite patite a causa di eventi inattesi o di danni occorsi al materiale trasportato». Lo stesso corriere ha pubblicato un comunicato nel quale elenca gli Stati nei quali è ormai possibile avvalersi dell’International Special Commodities: si tratta di Australia, Bulgaria, Croazia, Estonia, India, Indonesia, Israele, Lettonia, Lituania, Nuova Zelanda, Panama, Romania, Russia, Arabia Saudita, Slovacchia, Slovenia, Sudafrica, Taiwan, Turchia e Ucraina.
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