Lunedì 14 ottobre 2024 l’Ente nazionale previdenza e assistenza farmacisti (Enpaf) ha fatto sapere che è online il primo elenco delle domande ammesse e respinte per l’assegnazione del contributo di sostegno alla genitorialità, cosiddetto bonus bebè. L’esame ha riguardato le richieste pervenute entro il 18 settembre 2024, mentre gli esiti delle domande presentate successivamente saranno pubblicati periodicamente fino ad esaurimento delle risorse stanziate per l’iniziativa, pari a 600mila euro complessivi.

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Erogati 111mila euro per la prima tranche di pagamento

Per la prima tranche di pagamento, l’importo erogato ammonta a 111mila euro, con data valuta fissata al 23 ottobre 2024. Diverse domande sono state respinte a causa di documentazione incompleta, ma i richiedenti che si trovano in questa situazione hanno la possibilità di ripresentare la richiesta, purché rispettino quanto previsto dal regolamento.

Requisiti e documentazione necessaria per presentare la domanda

L’Enpaf ha ricordato agli iscritti la necessità di rispettare i termini e i requisiti per la presentazione della domanda, oltre a verificare attentamente tutta la documentazione richiesta. Tra i requisiti figurano l’iscrizione all’Ente da almeno 5 anni, regolarità contributiva e attività professionale del farmacista in corso al momento della presentazione della domanda. È necessario presentare l’attestazione Isee del nucleo familiare del richiedente in corso di validità, aggiornato alla nascita o all’ingresso del minore, con un valore non superiore a 30mila euro».

La documentazione da allegare alla domanda

Per quanto riguarda altri requisiti, il patrimonio mobiliare non deve superare i 40mila euro, con un incremento di 5mila euro per ciascun componente successivo al secondo, fino a un massimo di 55mila euro complessivi. Tra la documentazione da allegare, è richiesta la copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente, il codice fiscale del bambino o del minore per il quale viene presentata la domanda, il certificato di assistenza al parto o di nascita, e, in caso di adozioni o affidamenti preadottivi, la copia del provvedimento o della sentenza di adozione internazionale. La domanda deve essere presentata entro 180 giorni dalla data del parto o dell’ingresso del minore in famiglia.

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