sintifarmaLa nuova remunerazione professionale, che impegna fortemente i sindacati dei farmacisti, ha assunto, a mio parere, la funzione dello specchietto per le allodole.

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Così, mentre la categoria tutta è concentrata su come ottenere il massimo da una nuova remunerazione, le regioni e le ASL si impegnano nella stesura di leggi e norme che tendono ad aprire la strada alla grande distribuzione e alla nascita di catene di farmacie baypassando, nel contempo, le farmacie tradizionali per la dispensazione del farmaco, distribuendolo direttamente.

In Toscana stanno nascendo le case della salute, dovrebbero entrare a regime entro il 30 aprile, con un costo di 40 milioni di euro, ma che dovrebbero produrre un risparmio di circa ottanta milioni di euro.

Questo progetto prevede l’abolizione del medico di guardia, l’accorpamento in gruppi dei medici di famiglia per bacini di utenza di 25.000 abitanti che stabiliranno al loro interno dei turni per garantire il servizio sette giorni su sette dalle ore nove alla mezzanotte, per le restanti ore l’assistenza medica sarà garantita dal 118, l’inizio del “Chronic care model” che consiste nella presa in carico da parte delle ASL dei cronici, prevedendo un passaggio mensile del medico di famiglia a domicilio del paziente per monitorare l’evolvere delle patologie. Dovè il risparmio?

Certamente non nella abolizione del medico di guardia e comunque non nella misura ipotizzata dalla regione; nemmeno l’accorpamento dei medici di famiglia nè il “Chronic care model” ne produrrà, anzi aumenterà la spesa. Come farà, allora, la regione a risparmiare ottanta milioni di euro?

Non ci ho pensato molto, la lucetta si è accesa subito.

Sicuramente, in occasione del passaggio mensile presso i cronici, le ASL faranno pervenire, direttamente a domicilio del paziente, la terapia necessaria per i successivi 30 giorni e così via,di mese in mese. E’ la quadratura del cerchio!

I cronici non saranno costretti a recarsi in farmacia, non pagheranno il ticket o le quote aggiuntive per fascia di reddito sulla dispensazione delle medicine, riceveranno mensilmente la visita del medico; le ASL risparmieranno tantissimo sia sui rimborsi dovute alle farmacie per la dispensazione dei farmaci, sia sulle quote pattuite per la DPC e gli antipatici farmacisti saranno immolati, quali agnelli sacrificali, sull’altare del presunto risparmio.

Niente da dire, proprio un bel trappolone! Badate colleghi non è un problema che riguardi solo i farmacisti Toscani.

Da oltre venti anni, con la quiescenza del precedente consiglio URTOFAR, il nuovo si è insediato da troppo poco tempo per dare un giudizio, la nostra regione è una sorta di laboratorio ove, sulla nostra pelle, alla stregua di cavie, si è sperimentato di tutto per poi essere esportato nelle altre regioni.

Non a caso in Toscana abbiamo, in assoluto, la lista di farmaci PHT più vasta e la media ricetta più bassa, ed ora la regione tramite il Chronic care model si appresta a distribuire direttamente quasi tutte le medicine.

Siamo alla fine! Quello che potrebbe capitare a noi, uso il condizionale, un pizzico di ottimismo non guasta, a breve potrebbe avverarsi per tutti i farmacisti Italiani con buona pace di chi ancora si ostina a trattare per ottenere qualche centesimo in più a pezzo.

Per SINTIFARMA
Distefano Salvatore

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