sicurezza dei farmaciUn recente studio, pubblicato sul The New England Journal of Medicine, approfondisce un tema che abbiamo già affrontato di recente, in un articolo sulla tendenza (specie tra i giovani) di rivolgersi ad Internet piuttosto che al medico o al farmacista per curare piccole patologie transitorie. Secondo lo studio, la fonte principale di informazioni online da cui i cittadini traggono informazioni riguardo farmaci e terapie è Wikipedia. Quello che emerge dai riscontri oggettivi è che le voci dell’enciclopedia gratuita non sono professionali, ovvero non sono aggiornate allo stato delle conoscenze. Il 36% delle voci, che riguardano i farmaci, non sono aggiornate da almeno un anno. Per verificare la correttezza delle informazioni fornite agli utenti sui farmaci, ne sono stati selezionati 22 per diverse patologie, dall’ipertensione all’epatite C, per i quali l’Fda (Food and Drug Administration) aveva pubblicato degli allarmi sulla sicurezza tra il 2011 e il 2012. Le pagine relative ai farmaci prescelti sono state esaminate 60 giorni prima e per 60 giorni dopo la pubblicazione del warning dell’FDA. Durante tale periodo periodo, ci sono state 15 milioni di ricerche su Google e 5 milioni di visite a Wikipedia sulle molecole in questione. «In media il 41% delle pagine di Wikipedia è stato aggiornato entro due settimane dall’allarme», ha spiegato John Seeger, medico ed autore principale della ricerca, «quasi un quarto (il 23%) ha dovuto attendere più di due settimane per l’update, e più di un terzo, il 36%, non era aggiornata un anno dopo la pubblicazione del warning». Il risultato della ricerca, secondo Seeger, insegna anche che dal punto di vista della Rete «i farmaci non sono uguali, con quelli più comuni che hanno una probabilità maggiore di avere un aggiornamento in tempi rapidi» rispetto agli altri. Tuttavia, negli Stati Uniti (dove è stata condotta la ricerca) sono state attivate delle iniziative, in ambito universitario, per il controllo e l’aggiornamento delle fonti online che possono avere un impatto notevole sulla salute pubblica.

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Giovanni Milano

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