«Antibiotici fluorochinolonici, informazioni utili su restrizioni e precauzioni d’uso», è il titolo della guida pubblicata lo scorso 22 giugno sul portale ufficiale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), con la finalità di fare il punto sulle restrizioni e precauzioni d’uso introdotte per la prescrizione di antibiotici fluorochinolonici per uso sistemico e inalatorio. Si tratta della sintesi dei principali fattori che potrebbero rendere difficile la gestione di tali medicinali, alla luce dei recenti ritrovamenti. Nel documento, destinato per lo più ai medici prescrittori, ma di utilità anche ai farmacisti, si affrontano i principali punti relativi alle indicazioni aggiornate, avvertenze e precauzioni d’uso, revisione degli effetti indesiderati invalidanti, di lunga durata e potenzialmente permanenti, dettagli e frequenza dei casi riportati, caratteristiche delle reazioni avverse riportate e raccomandazioni in caso di tendinite. Di particolare interesse per la classe medica le «precauzioni per la prescrizione di antibiotici fluorochinolonici, in particolare per i pazienti ad aumentato rischio di effetti avversi a carico dei tendini», e per concludere, di interesse generale, «l’importanza della segnalazione di sospette reazioni avverse».

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«Nei paragrafi seguenti (del documento, ndr) – puntualizza l’Aifa – sono riportate le indicazioni raccomandate cui attenersi per garantire l’appropriatezza prescrittiva e limitare l’insorgenza di effetti indesiderati a seguito dell’utilizzo di medicinali fluorochinolonici. È stato inoltre predisposto un documento informativo rivolto ai pazienti per aiutare gli operatori sanitari a discutere le misure e le azioni da adottare». Quanto alle aree terapeutiche di interesse esse riguardano otorino-laringoiatria, medicina interna, pneumologia, urologia e nefrologia, infettivologia, chirurgia, dermatologia, oftalmologia, neurologia, ortopedia, terapia intensiva, ginecologia e ostetricia, odontoiatria, parodontologia e implantologia, pediatria. Si rimanda alla visione integrale del documento, disponibile nella sezione “Documenti allegati” o al portale aifa.gov.it.

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