«La sicurezza delle cure è una parte fondante del diritto alla salute e, come tale, uno degli obiettivi primari del nostro SSN che coinvolge in prima persona il farmacista, tanto nell’ospedale quanto sul territorio. Al centro dell’attività quotidiana di tutta la professione – dalla preparazione alla distribuzione e controllo del farmaco, all’informazione al cittadino – c’è l’impegno per contenere i possibili rischi correlati alle terapie farmacologiche e promuovere un uso corretto dei medicinali da parte dei pazienti, contribuendo al tempo stesso agli obiettivi di sostenibilità economica». È quanto ha dichiarato Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), ricordando l’importanza della sicurezza delle terapie farmacologiche, al centro della “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita” che si è celebrata sabato scorso su iniziativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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Contesto sanitario caratterizzato da pazienti cronici

Mandelli ha aggiunto che «nell’attuale contesto sanitario caratterizzato da un numero crescente di pazienti cronici e di anziani multimorbidi sottoposti a regimi terapeutici complessi, il farmacista di comunità svolge un compito fondamentale di ricognizione e counseling sulla corretta assunzione dei medicinali, finalizzato a mettere il paziente e chi lo assiste nella condizione di gestire in maniera corretta la terapia prescritta. Il farmacista è spesso l’ultimo professionista della salute con cui entra in contatto il paziente prima dell’inizio del trattamento, rivestendo pertanto un ruolo di primo piano nell’educazione terapeutica, cui si affiancano le funzioni di monitoraggio dell’aderenza e dell’efficacia delle cure, e l’attività di farmacovigilanza, con particolare riguardo alle reazioni avverse, all’uso improprio e all’abuso dei farmaci. Un ruolo che il farmacista, sentinella dello stato di salute dei cittadini sul territorio, svolge in collaborazione con gli altri professionisti del SSN, anche grazie al supporto dei nuovi strumenti digitali, a partire dal Fascicolo Sanitario Elettronico».

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