La pratica dei Test point-of-care (Poct) nelle farmacie territoriali sta conoscendo un’espansione globale. È quanto emerge dal rapporto pubblicato venerdì 17 novembre 2023 dalla Federazione internazionale farmaceutica (Fip). Il documento, intitolato “Pharmacy-based point-of-care testing: A global intelligence report”, raccoglie dati provenienti da una revisione della letteratura scientifica, risultati di un sondaggio condotto in 25 paesi – esclusa l’Italia –, 11 casi studio, a cui si aggiungono le riflessioni di un panel di esperti Fip. Il report fornisce una panoramica delle iniziative di Poct guidate dai farmacisti in tutto il mondo. Come è noto, i servizi Poct comprendono test volti a identificare, diagnosticare, valutare e/o monitorare indicatori di salute. Si tratta di servizi correlati a esiti positivi per la salute dei pazienti, nonché a risparmi economici, maggiore efficienza del sistema sanitario e riduzione del carico di lavoro su altri settori dell’assistenza sanitaria. Il rapporto della Fip cita esempi di servizi Poct collegati all’autorità di prescrizione dei farmacisti, contribuendo a ridurre la pressione sui medici di base e sui reparti di emergenza.

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Il ruolo centrale delle farmacie nella distribuzione dei Poct. Le farmacie territoriali, per via dell’elevato livello di interazione con i pazienti e alla frequenza con cui questi ultimi le visitano, sono considerate luoghi ideali per l’erogazione dei Poct. I test possono interessare aree che coprono le malattie infettive o quelle croniche. Secondo il rapporto, oltre alle misurazioni della glicemia e del colesterolo, i Poct disponibili presso i farmacisti territoriali comprendono test per la faringite da streptococco A, celiachia, influenza, l’epatite C e l’Hiv. Tuttavia, il documento evidenzia anche gli ostacoli che si frappongono all’adozione dei Poct in farmacia, quali la mancanza di rimborso da parte dei servizi sanitari nazionali, modelli di pratica collaborativa inadeguati, carenza di soluzioni informatiche per l’inserimento dei risultati dei test e delle decisioni cliniche da parte del farmacista, oltre a barriere legislative e regolamentari.

Superare le sfide per un’implementazione efficace dei Poct. Per una più efficace implementazione dei Poct basati in farmacia, è necessario sfruttare le risorse disponibili e promuovere la collaborazione con altre professioni sanitarie, come sottolineato dalla Dr.ssa Nunes da Cunha, manager della Fip e coautrice del rapporto, secondo cui «offrire questi servizi in farmacia rappresenta uno strumento prezioso per la rilevazione precoce e la gestione delle malattie, oltre che per il triage dei pazienti e il loro eventuale inoltro ad altri servizi sanitari». La Fip ha richiamato poi un precedente rapporto del 2022, che contiene un policy statement sul ruolo dei professionisti della farmacia nei Test point-of-care, oltre a formulare raccomandazioni per i vari stakeholder, inclusi governi, policymaker e organizzazioni membro della Fip, per promuovere l’erogazione di servizi Poct nelle farmacie. Si rimanda al report integrale nella sezione “Documenti allegati”.

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