Al Congresso dell’American diabetes association (Ada), tenutosi a Chicago, sono stati illustrati i dati relativi allo studio di Fase 3b Step Up, focalizzato sull’efficacia di semaglutide 7,2 mg nel trattamento dell’obesità. La ricerca, condotta su 1.407 adulti con indice di massa corporea (Bmi) pari o superiore a 30 kgm² e senza diabete di tipo 2, ha messo in luce la riduzione media del peso corporeo del 20,7% dopo 72 settimane di trattamento. Un terzo dei partecipanti ha raggiunto una perdita ponderale pari o superiore al 25%. Il profilo di sicurezza del farmaco si è dimostrato coerente con quello della dose già approvata di semaglutide 2,4 mg, con eventi avversi prevalentemente gastrointestinali, di entità lieve o moderata e transitori. Lo studio, randomizzato e controllato con placebo, ha confermato la superiorità del nuovo dosaggio rispetto al gruppo di controllo.

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Altra opzione a coloro che non raggiungono i loro obiettivi di peso

Sean Wharton, autore principale dello studio e direttore medico della Wharton Medical Clinic, in Canada, ha evidenziato che «lo studio Step Up ha dimostrato che aumentando la dose di semaglutide, è possibile ottenere una maggiore perdita di peso rispetto a quanto visto in precedenza. Questo potrebbe offrire un’altra opzione a coloro che non raggiungono i loro obiettivi di peso. Sappiamo già che semaglutide ha effetti benefici sul rischio di sviluppare malattie cardiache, epatiche, osteoartrite del ginocchio, diabete tipo 2 e prediabete. Questi risultati contribuiscono a dare alle persone con obesità più opzioni per migliorare il loro peso e la loro salute generale».

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