
Il sottosegretario ha pertanto aggiunto che «la citata proposta ha ottenuto l’avallo sia del CUN sia del Consiglio superiore di sanità, come esplicitato nel preambolo del predetto decreto interministeriale n. 716 del 2016. Un’eventuale estensione dell’accesso dei laureati in Farmacia, Chimica e tecnologie farmaceutiche ad altre tipologie di scuole, segnatamente a quelle in microbiologia e virologia, può essere disposta mediante la medesima procedura che presuppone la presentazione di una specifica richiesta in tal senso da parte di un soggetto istituzionale a ciò legittimato. Assicuro che, qualora pervenisse ai competenti Uffici del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca la proposta in argomento, non mancherà la disponibilità a prenderla in considerazione sottoponendola all’avallo del CUN e del ministero della Salute e, quindi, a sostenerla nel caso in cui i medesimi organi consultivi si esprimessero favorevolmente».
Mandelli ha replicato dichiarandosi «soddisfatto della risposta», e apprezzando «l’orientamento favorevole del dicastero rispetto all’inclusione della suddetta categoria di laureati in altre tipologie di scuole». Dopo aver assicurato che gli eventuali soggetti interessati si faranno carico di percorrere la strada indicata, ha giudicato «positivi i nuovi sbocchi di lavoro potenzialmente connessi alle opportunità prefigurate dal sottosegretario».
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