Il blocco delle scuole di specializzazione, che si protraeva ormai da due o tre anni, in alcuni casi anche di più, è stato ormai risolto. A spiegarlo è Ettore Novellino, responsabile della Scuola di specializzazione in Farmacia ospedaliera dell’Università Federico II di Napoli, che sottolinea come a risolvere la questione sia stata una circolare emanata dal ministero dell’Istruzione: «Il blocco consisteva nel fatto che non erano disponibili le borse di studio, o meglio i contratti di lavoro finanziati. Il rischio era che le persone, una volta iscritte alle scuole di specializzazione, potessero presentare un ricorso al fine di tentare di vedersi riconosciuti i contratti. Con il pronunciamento del ministero, è stato specificato che per quanto riguarda Farmacia ospedaliera non sussiste la necessità di attivare tali contratti. Per cui i rettori hanno ricevuto di fatto un’assicurazione e hanno potuto di conseguenza sbloccare le procedure. Dobbiamo ricordare infatti che sono loro che si assumono la responsabilità in prima persona, attraverso le firme apposte sui decreti». Sulla questione si erano spesi infatti proprio gli stessi rettori, riuniti nella CRUI, che nello scorso mese di aprile avevano lanciato un allarme: «Per effetto del blocco dei bandi – avevano spiegato – ormai migliaia di laureati magistrali sono stati posti nella condizione di non poter entrare nei percorsi di formazione specialistica, con ciò ledendo un fondamentale diritto costituzionale. Di fronte a tale scenario, non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra più viva preoccupazione per le ricadute gravissime che la situazione che si è determinata sta provocando su migliaia di laureati, nonché in merito ai danni per il Servizio sanitario nazionale, che vede rarefarsi figure professionali essenziali per l’assistenza e per la ricerca in campo biomedico, per le discipline di patologia e biochimica clinica, genetica umana, microbiologia e virologia, scienze dell’alimentazione, epidemiologia, farmacia, fisica medica, veterinaria, odontoiatria, ecc.». «Ora – conclude Novellino – sulla base della circolare del ministero i bandi stanno partendo in tutte le sedi, conservando il numero dei posti che era stato stabilito prima del blocco. Bari ad esempio ha già avviato il concorso e noi dovremmo essere pronti o subito prima di Natale, o all’inizio del prossimo anno».
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