Riportiamo questo articolo pubblicato su Altroconsumo. L’associazione invita i cittadini a scegliere canali più vantaggiosi rispetto alle farmacie dispensando consigli su come spendere meno, diffidando delle campagne di marketing in farmacia. Il testo non evita stoccate alle parafarmacie che a quanto pare avrebbero abbandonato la guerra dei prezzi, livellandoli al canale farmacia. Articolo-elogio alla GDO da non perdere, a dimostrazione di come l’opinione pubblica e la stampa considerino le farmacie come canale privilegiato.
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Farmaci: dove costano meno?
C’è differenza tra comprare un medicinale da banco in farmacia, in una parafarmacia o in un ipermercato? Lo abbiamo verificato in 10 città italiane, rilevando i prezzi dei farmaci più utilizzati. Gli ipermercati, pur registrando aumenti del 9%, rimangono l’alternativa più economica.
Dove acqustare i farmaci pagandoli meno? Siamo andati a vedere quanto costano 69 farmaci da banco, tra quelli più noti e utilizzati. Nella nostra inchiesta, in 139 punti vendita (109 farmacie, 15 parafarmacie e 15 ipermercati) di 10 città italiane, abbiamo così valutato se e quanto variano i prezzi di uno stesso medicinali nei diversi punti vendita. Intanto è bene ricordare che la prima cosa da fare per risparmiare è scegliere il farmaco (anche generico) che a parità di principio attivo costa meno. Su questo ti aiuta il nostro servizio online.
Occasioni di guadagno
I farmaci con obbligo di ricetta che sono a carico del cittadino dovrebbero poter essere venduti anche nelle parafarmacie e nei corner salute degli ipermercati dove, a dispensarli, c’è sempre e comunque un farmacista. Le resistenze delle farmacie, però, sono ancora troppo forti. E non tanto per i guadagni derivanti direttamente da questa specifica voce, quanto per i profitti che il “marketing incrociato” assicura. In pratica, chi va in farmacia a prendere l’antibiotico prescritto dal medico su ricetta rossa, poi è probabile che tornerà a casa con qualcos’altro. Per esempio con dei fermenti lattici, un integratore alimentare o una crema antirughe.
L’ipermercato rimane l’alternativa meno cara
Dalla nostra inchiesta emerge che il mercato dei farmaci sta vivendo una fase di stallo e che i canali alternativi alla farmacia, in assenza di nuovi impulsi e soprattutto di una liberalizzazione organica e incisiva, non riescono più a garantire i prezzi competitivi di qualche anno fa. Gli ipermercati, pur aumentando i prezzi del 9,1% in due anni, sono ancora il canale più conveniente: comprare i farmaci nella grande distribuzione costa circa il 14% in meno rispetto sia alle farmacie sia alle parafarmacie. Queste, nell’ultimo biennio, hanno aumentato i prezzi del 7,1%, di fatto allineandoli a quelli delle farmacie.
I superstore della salute
La nota positiva è che i prezzi nelle farmacie registrano una variabilità altissima (64%). Questo è segno che cominciano a farsi concorrenza tra di loro, ma è dovuto soprattutto al fatto che si stanno diffondendo modelli molto diversi dalla farmacia tradizionale. È il caso per esempio delle catene di farmacie EssereBenessere e Lloyds, veri superstore della salute. Che, oltre ad avere un’offerta molto variegata di prodotti, dai cosmetici agli alimenti dietetici, fanno promozioni e vendono farmaci a prezzi convenienti, spesso in grado di competere con quelli della grande distribuzione.
Qualche consiglio per risparmiare
Risparmiare sui farmaci si può, ecco come:
- Cerca di memorizzare il prezzo dei farmaci che acquisti abitualmente. E, se ti sembra troppo alto, non farti problemi a chiedere uno sconto o a cambiare punto vendita.
- Prima di andare in farmacia controlla sempre ciò che hai già in casa, probabilmente ha già tutto quello che ti occorre. Evita l’effetto accumulo nell’armadietto. Non serve fare scorte, oltre al materiale di primo soccorso (disinfettante, antisettico, cerotti…), è bene avere solo i farmaci prescritti dal medico per curare una malattia acuta o cronica e pochi farmaci da banco.
- Non c’è alcun bisogno di avere un analgesico diverso per il mal di denti, il mal di testa e i dolori mestruali. Ne basta uno, nonostante la pubblicità ci faccia credere che ne serve uno diverso per ogni evenienza. Alcuni, pur chiamandosi con nomi diversi, sono praticamente sovrapponibili: hanno effetto analogo se non addirittura gli stessi princìpi attivi.
- Per non accumulare doppioni inutili è fondamentale memorizzare i farmaci con il loro principio attivo, in modo da chiedere al farmacista il più economico con lo stesso principio attivo.
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