
Brescia ha anche fatto sapere di aver chiesto un consulto ai legali di Federfarma nazionale in merito e che questi «hanno confermato ciò che supponevo e cioè che l’addizionale prevista può non essere applicata. Insomma, è a discrezione del farmacista, che può decidere in piena autonomia di non chiederla al cliente». Si tratta, dunque, di una scelta che deve essere assunta da chi gestisce l’esercizio commerciale: «La discrezionalità in questo campo vale allo stesso modo in cui è valida la libertà per un farmacista di stabilire un differente prezzo di vendita di un farmaco rispetto ad un suo collega». A generare l’incomprensione sarebbe stata una circolare, inviata a tutte le farmacie dalla stessa Federfarma tarantina, nella quale si rendeva nota l’entrata in vigore della nuova tariffa nazionale. «Il nostro è un sindacato – ha aggiunto il presidente dell’associazione provinciale – che ha, tra i propri compiti anche quello di informare gli associati sulle normative che regolano la professione. Quella che ha ricevuto la farmacia “H24” aveva appunto uno scopo informativo e di certo non impositivo. Non tocca a noi controllare certe cose ma, al limite, all’Ordine dei farmacisti e alla Asl».
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