L’eHealth Network nasce come organismo finalizzato a promuovere lo sviluppo e la diffusione della sanità digitale nell’ambito della Comunità Europea. Il suo scopo – evidenzia il ministero della Salute – è quello di sostenere «una cooperazione strategico-istituzionale tra le autorità nazionali responsabili dell’assistenza sanitaria online, designate dai diversi Stati Membri, attraverso servizi europei di assistenza sanitaria online e applicazioni interoperabili». Con queste premesse è in fase di sviluppo il National contact point for eHealth (Ncpeh), infrastruttura per lo scambio transfrontaliero di dati e documenti sanitari. «Quando il Ncpeh sarà operativo – dichiara il Ministero – in caso di prestazione di cure presso strutture di un altro stato membro aderente al progetto, sarà possibile per i professionisti sanitari recuperare i dati riportati nel patient summary. Similarmente, un farmacista collegato alla rete dell’infrastruttura, potrà recuperare le prescrizioni erogabili (ePrecription)».

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Formazione mirata ai professionisti

Il Consorzio che gestisce il progetto in Italia è costituito dal Ministero della Salute in qualità di coordinatore, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dall’AgID e dalle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Tra le sue funzioni sono previste attività legate alla strategia di comunicazione e formazione, ritenuti aspetti fondamentali per il successo del progetto. «I partner del consorzio – spiegano i sui membri – metteranno in campo strategie e risorse per coinvolgere un numero significativo di professionisti sanitari che saranno adeguatamente formati per poter operare sull’infrastruttura di interoperabilità europea e informare i cittadini sui nuovi servizi disponibili in mobilità europea, relativi alla condivisione del profilo sanitario sintetico e della prescrizione (ricetta) elettronica. Per i professionisti sanitari l’azione di formazione non è finalizzata solo all’uso della piattaforma, ma anche a conoscere i diversi approcci che hanno gli stati membri nella valutazione e gestione, ai fini clinici, del patient summary e dell’ePrescription».

Iniziative di comunicazione anche per cittadini e istituzioni

Per rendere la comunicazione il più efficace possibile e raggiungere tutti gli interlocutori interessati, il Consorzio si avvarrà di diversi strumenti come newsletter, portale di progetto, incontri periodici istituzionali, oltre a sfruttare i canali interattivi come i social media più diffusi. È inoltre prevista una campagna di comunicazione locale, coordinata nei contenuti a livello nazionale ed europeo. La comunicazione sarà modulata sul target da raggiungere. «I cittadini – precisa il Consorzio – sono i beneficiari finali del servizio. In questo gruppo, è importante promuovere la conoscenza della disponibilità dei canali online per accedere ai servizi sanitari e stimolare la domanda di servizi digitali sempre più evoluti che possano migliorare la qualità della vita e l’autonomia di accesso ad essi anche fuori dal territorio nazionale. Tra gli altri stakeholder rientrano i servizi e le organizzazioni dell’Unione Europea, i policy maker e le pubbliche amministrazioni, che hanno un ruolo chiave nello stabilire regole e politiche appropriate al fine di supportare e armonizzare l’utilizzo e il potenziamento dei servizi sviluppati dalla piattaforma di interoperabilità europea Ncpeh».

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