
In settant’anni il mondo è cambiato in modo silenzioso ma profondo: oggi viviamo più a lungo, ma non sempre meglio. È quanto emerge dal Global Burden of Disease Study 2023 (Gbd 2023), pubblicato su The Lancet, che traccia un bilancio della salute mondiale dal 1950 al 2023. Lo studio, frutto del lavoro di oltre 14mila ricercatori in 160 Paesi, analizza 204 nazioni e 660 regioni subnazionali, offrendo un ritratto senza precedenti della mortalità, dell’aspettativa di vita e delle principali cause di malattia in un pianeta in rapido cambiamento.
[Non perdere le novità di settore: iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Apri questo link]
Un progetto per misurare la salute del mondo
Il Global Burden of Disease è considerato la fonte più autorevole di dati comparabili sulla salute globale. L’edizione 2023 segna un importante passo avanti grazie al modello Onemod, capace di integrare migliaia di fonti, dai registri anagrafici ai censimenti, dagli studi epidemiologici alle indagini demografiche, per stimare in modo coerente mortalità e aspettativa di vita, anche nei Paesi con sistemi informativi fragili. L’obiettivo, spiegano gli autori, è fornire un quadro affidabile e aggiornato per orientare le politiche sanitarie e individuare le aree del mondo dove i progressi rallentano o arretrano.
Un pianeta che invecchia, ma vive più a lungo
Nel 2023 sono stati registrati circa 60 milioni di decessi a livello globale, ma sebbene il numero assoluto sia aumentato a causa della crescita e dell’invecchiamento della popolazione, il tasso di mortalità standardizzato per età è diminuito di oltre due terzi rispetto al 1950. L’aspettativa di vita ha continuato a crescere, raggiungendo 76,3 anni per le donne e 71,5 per gli uomini. Dopo il brusco calo dovuto alla pandemia di Covid-19, i livelli di longevità sono quasi tornati a quelli del 2019, segnando una ripresa sorprendentemente rapida. Questi progressi riflettono miglioramenti nell’assistenza sanitaria, nella prevenzione e nelle condizioni socioeconomiche, ma le disuguaglianze restano marcate, visto nei Paesi più ricchi si vive in media oltre 80 anni, mentre in molte aree dell’Africa subsahariana la vita media non supera i 64.
Le malattie non trasmissibili dominano il panorama mondiale
Se la sopravvivenza è aumentata, la qualità della vita rimane una sfida aperta. Le malattie non trasmissibili (Mnt, in particolare cardiopatie ischemiche, ictus e diabete, rappresentano oggi quasi due terzi di tutti i decessi e della disabilità globale. Anche nei Paesi a basso reddito, dove un tempo prevalevano infezioni e malnutrizione, le Mnt sono in forte crescita, mettendo sotto pressione i sistemi sanitari.
Fattori di rischio: un nemico su due è prevenibile
Tuttavia, quasi la metà della perdita di salute globale è attribuibile a fattori di rischio modificabili come ipertensione, inquinamento da particolato, fumo, glicemia elevata e obesità. Dal 2010 al 2023 i Daly (anni di vita aggiustati per disabilità) legati all’eccesso di peso sono aumentati dell’11%, quelli associati all’uso di droghe del 9% e quelli dovuti all’iperglicemia del 6%. Anche i rischi legati al cambiamento climatico stanno assumendo un peso crescente: l’inquinamento da particolato fine è oggi il secondo fattore di rischio per Daly a livello mondiale, con valori più elevati in Asia meridionale, Africa subsahariana e Medio Oriente.
L’epidemia silenziosa della salute mentale
Il Gbd 2023 evidenzia, anche, un forte aumento dei disturbi mentali, una delle tendenze più preoccupanti dell’ultimo decennio. Tra il 2010 e il 2023 i disturbi d’ansia sono cresciuti del 63% e quelli depressivi del 26%. Gli autori invitano così a considerare la salute mentale parte integrante della salute pubblica, al pari delle patologie croniche.
Un’agenda per la salute globale
Le stime del Gbd 2023 non rappresentano solo un bilancio del passato, ma anche una bussola per il futuro, indicando dove si continua a perdere salute, dove investire risorse e come costruire sistemi sanitari più equi e resilienti. In un mondo che vive più a lungo ma si ammala in modo diverso, comprendere le dinamiche della salute globale è la chiave per affrontare le sfide del XXI secolo.
Dr. Paolo Levantino
Fonte: Gbd 2023 Collaborators. Global age-sex-specific all-cause mortality and life expectancy estimates for 204 countries and territories, 1950–2023: a demographic analysis for the Global Burden of Disease Study 2023. The Lancet, 12 ottobre 2025
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.



