Ivan Giuseppe Ruggiero, delegato per la Campania del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, ha annunciato la nascita di un nuovo progetto nell’ambito dei servizi offerti dalle parafarmacie regionali. «Si tratta – ha spiegato – della “Partnership con l’urologo”: dopo il grande successo che abbiamo riscontrato per la “Campagna di Prevenzione Cardiovascolare e Posturale”, le Libere Parafarmacie Campane hanno infatti deciso di avviare una campagna di prevenzione delle patologie prostatiche, che prevede una consulenza completamente gratuita, realizzata da un medico specializzato in urologia».
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«Le parafarmacie – ha aggiunto – continuano in tal modo ad affermarsi come “Centri della Salute”, offrendo servizi per le persone, in modo gratuito, con campagne di prevenzione studiate per tutelare la loro salute». Ruggiero ha quindi colto l’occasione per ribadire la propria distanza dalle posizioni assunte dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: «Affermare che dispensare il farmaco non è come vendere mele e mortadella rappresenta una denigrazione nei confronti del farmacista. Si tratta di dichiarazioni strumentali, atte a tutelare gli interessi dei poteri forti». Piuttosto, prosegue Ruggiero, «il ministro dovrebbe occuparsi di situazioni complicate come quella legata alle prenotazioni “Cup” in Campania: si registrano infatti attese di 240 giorni per prenotare una visita cardiologica. Le parafarmacie hanno chiesto alla Regione di attivare il “Cup” a costo zero, al fine di rendere il servizio più efficiente e fruibile. Ciò nonostante, ad oggi, sebbene sussistano le condizioni, la Regione stessa e le Asl campane non hanno ancora deliberato nulla».
Rivolgendosi ancora al membro del governo di Matteo Renzi, il delegato regionale del MNLF ha concluso spiegando che «le parafarmacie, attraverso varie collaborazioni e con le loro campagne di prevenzione gratuite, stanno affermando quello che diciamo da tempo, e che cioè esse rappresentano dei presidi per la salute del cittadino. I titolari di parafarmacia, seppur “massacrati” da leggi ingiuste, lavorano interrottamente, al servizio della tutela della salute pubblica».
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