
Il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (Acip) dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) degli Stati Uniti ha espresso parere favorevole all’utilizzo di clesrovimab-cfor, anticorpo monoclonale sviluppato da Msd, per la prevenzione delle infezioni delle basse vie respiratorie causate dal virus respiratorio sinciziale (Rsv) nei neonati con meno di 8 mesi. La decisione segue l’approvazione da parte della Food and drug administration (Fda) statunitense, avvenuta all’inizio di giugno 2025. L’indicazione riguarda i neonati nati durante la loro prima stagione Rsv o che vi entreranno a breve. La raccomandazione dell’Acip per clesrovimab-cfor è provvisoria e diventerà ufficiale una volta esaminata e finalizzata dal direttore del Cdc o dal segretario della Salute e dei servizi umani (in assenza di un direttore del Cdc).
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Protezione estesa con un’unica somministrazione
Clesrovimab-cfor è un anticorpo monoclonale a lunga durata d’azione, progettato per offrire immunizzazione passiva con una singola dose, indipendentemente dal peso del neonato. La protezione si estende per circa cinque mesi, coprendo l’intera durata di una tipica stagione Rsv, che negli Stati Uniti va dall’autunno alla primavera successiva. Il farmaco non deve essere somministrato a neonati con precedenti reazioni di ipersensibilità grave ai suoi componenti. Tra gli effetti avversi più comuni riportati figurano eritema e gonfiore nel sito di iniezione, oltre a eruzioni cutanee.
Sforzi per contribuire a ridurre l’impatto dell’Rsv
Richard M. Haupt, vice president, head of global medical & scientific affairs, vaccines and infectious diseases, Merck Research Laboratories, ha osservato che «in vista della stagione Rsv 2025-2026, siamo orgogliosi di offrire clesrovimab-cfor come una nuova opzione preventiva progettata per proteggere i neonati sani e a rischio dalle malattie da Rsv in un ampio spettro di gravità, incluse le forme più severe che richiedono ospedalizzazione. La raccomandazione del Comitato rappresenta un passo avanti importante negli sforzi per contribuire a ridurre l’impatto significativo che l’Rsv continua ad avere sui neonati, le famiglie e i sistemi sanitari».
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