
Il 15 maggio 2025 Federfarma ha espresso la propria posizione in merito al rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti di farmacia privata, sottolineando il ruolo fondamentale dell’accordo nel riconoscere la professionalità del personale e garantire la sostenibilità delle farmacie come presidi sanitari e imprese. Il Sindacato considera il Ccnl «uno strumento fondamentale per valorizzare la professionalità dei collaboratori delle farmacie e, al tempo stesso, garantire l’efficienza e la sostenibilità della farmacia come presidio sanitario di prossimità, ma anche come impresa».
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Il rammarico di Federfarma nell’interruzione delle trattative
Dunque, come si legge in una nota, «in questo contesto Federfarma prende atto, con rammarico che, nell’incontro del 13 maggio scorso, i Sindacati hanno dichiarato di voler interrompere le trattative per il rinnovo del Ccnl in considerazione della distanza, che al momento si registra, fra la richiesta di incremento economico formulata dalle rappresentanze del personale dipendente (360 euro lordi) e la proposta iniziale avanzata da Federfarma (120 euro lordi). Al di là dell’aspetto strettamente salariale, che pure è estremamente rilevante, va considerato che, già con il precedente rinnovo del Ccnl, oltre a un aumento salariale, era stata riconosciuta ai dipendenti di farmacia una serie di altri vantaggi».
Assistenza sanitaria integrativa ed Ebifarm
Con riferimento ai vantaggi, Federfarma ha menzionato «l’assistenza sanitaria integrativa, cioè la possibilità di avvalersi, grazie a un contributo economico versato dal datore di lavoro, di prestazioni sanitarie integrative previste da due piani sanitari, uno per i farmacisti e uno per i non farmacisti», la previdenza complementare», a cui seguono «prestazioni aggiuntive erogate dall’Ente Bilaterale, un organismo di cui fanno parte sia Federfarma che i Sindacati, quali i contributi previsti a favore dei dipendenti per l’assistenza a familiari non autosufficienti e per la frequenza da parte dei figli dell’asilo nido». Dunque, secondo Federfarma «partendo da questi elementi innovativi già presenti nel precedente Ccnl, Federfarma ha messo sul tavolo delle trattative per il rinnovo del Contratto, in risposta alla piattaforma dei Sindacati, una ulteriore serie di importanti proposte che comportano diversi vantaggi sia di tipo economico che di riconoscimento professionale per i dipendenti di farmacia».
Le proposte di Federfarma per i farmacisti
Quanto alle proposte di Federfarma, esse prevedono «una rimodulazione dell’attuale declaratoria del livello Q2 (livello di inquadramento intermedio) al fine di consentire un più ampio riconoscimento della professionalità ai farmacisti collaboratori», «l’introduzione di un ulteriore livello di inquadramento, con correlata attribuzione di un diverso incremento economico, tra il Q1 (livello di inquadramento più elevato) e il Q2, che riguarda i farmacisti cui potranno essere assegnate ulteriori responsabilità», «l’inserimento di nuove figure professionali che siano in grado di assicurare l’esecuzione di compiti ed attività amministrative oggi gravati sui farmacisti collaboratori», «l’impulso e la concreta attuazione della contrattazione integrativa regionale o aziendale al fine di consentire l’erogazione da parte del datore di lavoro di premi di produzione e/o di risultato e, dunque, di riconoscimenti economici sottoposti a tassazione ridotta per i dipendenti», «riconoscimento di prestazioni di welfare», «l’incremento della maggiorazione salariale per il lavoro supplementare svolto dai dipendenti in part-time», «l’integrazione al 100% da parte del datore di lavoro del trattamento previsto durante il congedo di maternità», «la definizione di un monte ore per la formazione ECM in orario di lavoro su temi concordati con il titolare/responsabile», «una precisa definizione dell’orario diurno e dell’orario notturno in cui scattano le maggiorazioni retributive», «un incremento del periodo di mantenimento del posto di lavoro per i dipendenti affetti da malattie che prevedano l’utilizzo di terapie salvavita», e infine «l’introduzione di un congedo per le vittime di violenza di genere.
Norme devono essere sostenibili per tutte le farmacie
Alla luce di quanto evidenziato «è essenziale, per Federfarma, che le condizioni economiche e normative stabilite dal Ccnl siano sostenibili per tutte le farmacie, che sono a tutti gli effetti delle imprese, diverse tra loro, grandi e piccole, rurali e urbane, in modo da garantire l’efficienza della rete territoriale; fermo restando ovviamente il principio fondamentale di riconoscere in modo adeguato il lavoro e la professionalità dei dipendenti».
Impegno e disponibilità dei dipendenti nel dare il proprio contributo
Secondo Federfarma, il riconoscimento «deve tenere conto dell’impegno e della disponibilità di ciascun dipendente a dare il proprio contributo per rendere il servizio offerto dalle farmacie sempre più moderno e vicino alle esigenze dei cittadini. Federfarma conferma la propria disponibilità al confronto costruttivo con i Sindacati per giungere in tempi brevi a un rinnovo del Ccnl che tenga conto delle esigenze di entrambe le parti, dipendenti e datori di lavoro, nell’ottica di rendere il lavoro in farmacia più efficiente ed efficace, ma anche in linea con le legittime aspettative dei dipendenti di vedere riconosciuta la propria professionalità».
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