Il ministero della Salute, in una nota pubblicata sul proprio sito Internet, intitolata “Misura compensativa per il riconoscimento della qualifica di farmacista conseguita all’estero – Sessione di Maggio 2023”, ha fatto sapere che «le prove attitudinali per il riconoscimento dei titoli di farmacista conseguiti all’estero si terranno presso l’Edificio CU024, aula B, del Dipartimento di Chimica e Tecnologie del Farmaco – ex Istituto di Chimica Farmaceutica (ingresso da Piazzale Aldo Moro, 5) della Sapienza Università di Roma». I test verranno effettuati nella giornata del 12 maggio 2023, per quanto riguarda la prova scritta «e, a seguire (per coloro che avranno superato la prova scritta), la prova pratica/orale». Il Ministero ha precisato inoltre che «solo coloro che hanno già ricevuto il decreto dirigenziale di attribuzione della misura compensativa con relativa nota di trasmissione, ai quali peraltro non verrà inviata alcuna lettera di convocazione, potranno candidarsi a partecipare alla presente sessione d’esami». È infine possibile consultare e scaricare i programmi delle singole materie oggetto degli esami, attraverso una serie di Pdf che sono stati pubblicati online in allegato alla nota ministeriale. Si tratta dei programmi di Farmacognosia, farmacologia e farmacoterapia, Chimica farmaceutica, Tecnologia farmaceutica e socioeconomia, Tossicologia e Legislazione farmaceutica.

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Come partecipare al test per il riconoscimento

Per poter partecipare al test al fine di ottenere il riconoscimento di un titolo abilitante all’esercizio della professione di farmacista conseguito in un paese dell’Unione europea, nella Confederazione svizzera o nell’Area See (Norvegia, Islanda, Liechtenstein) è necessario aver presentato una domanda in bollo al Ministero accompagnata da una documentazione indicata dallo stesso. Possono avanzare la richiesta i «cittadini non comunitari che hanno conseguito il titolo di farmacista in un Paese dell’UE, nell’Area SEE o nella Confederazione Svizzera». È utile sapere che «tutti i documenti redatti in lingua straniera devono essere accompagnati da una traduzione in italiano, che dovrà essere certificata conforme al testo originale dall’Ambasciata o consolato italiano presso il Paese in cui il documento è stato rilasciato». Si rimanda al portale del ministero della Salute per la modulistica aggiornata.

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