«La data di avvio dell’utilizzo della ricetta elettronica prevista dalla legge 167/2017 (e successive integrazioni) non ha subito modifiche, l’obbligatorietà entrerà in vigore non appena pubblicato in gazzetta ufficiale il D.M. già disponibile in bozza nel sito del Ministero». E’ quanto comunica l’Unità Organizzativa Veterinaria della Regione Lombardia, in una email inviata, tra gli altri, all’Ordine dei farmacisti di Milano. Ciò a seguito «delle richieste di chiarimenti sull’obbligatorietà o meno, a partire dal 01 gennaio 2019, dell’utilizzo della ricetta elettronica». Nella lettera viene sottolineato l’avvio della REV per tutti gli operatori del settore, i quali dovranno «utilizzare il sistema messo a disposizione dal Ministero della Salute, ribadendo che nei primi mesi del 2019 l’Unità Organizzativa Veterinaria e i Dipartimenti di Prevenzione Veterinari e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale saranno disponibili a collaborare nella risoluzione di qualsiasi problematica emerga dalla applicazione della legge 167/2017 e del suo decreto applicativo». L’Ufficio conferma inoltre che «il progetto tracciabilità del farmaco veterinario rappresenta una valida risposta alla crescente preoccupazione dei consumatori nei confronti della resistenza agli antibiotici e l’utilizzo trasparente dei dati permetterà, inoltre, alle filiere una valorizzazione del Made in Italy a livello europeo ed internazionale».
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Resta quindi assicurato il 1 gennaio 2019 come momento dell’avvio della ricetta elettronica veterinaria, sebbene, citando elementi provenienti dall’ambito ministeriale, Federfarma aveva ipotizzato il possibile rinvio non ufficiale dell’avvio delle nuove procedure di erogazione. Ciò anche alla luce, aveva spiegato il Sindacato, del «tenore delle dichiarazioni rese dai dirigenti del Ministero, accompagnate dalla pubblicazione della bozza del Decreto», che avevano testimoniato «la volontà dell’Esecutivo di rendere possibile la piena implementazione della REV solo al momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto in parola». Ne consegue che, sebbene la data ufficiale resti fissata per il 1 gennaio, tale termine potrebbe slittare tacitamente a causa dell’attesa della pubblicazione in GU del DM, successiva al completamento dell’iter che prevede la firma del ministro della salute Giulia Grillo e la registrazione da parte della Corte dei Conti.
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