La Legge 207/2024 ha introdotto importanti novità in materia di dematerializzazione delle ricette mediche. A fornire diversi chiarimenti in materia è stata la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), in una nota diramata il 13 gennaio 2025 firmata dal Presidente Andrea Mandelli. Come si legge nella circolare «si rammenta, anzitutto, che la dematerializzazione riguarda tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, dei servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (Sasn), nonché tutte le prescrizioni con oneri a carico dei cittadini (c.d. ricette bianche) e che, pertanto, la piena attuazione di tale disciplina comporterà il divieto per i medici di utilizzare le ricette cartacee per qualsiasi tipo di prescrizione, sia a carico del Ssn sia a carico dei cittadini».
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Necessarie le disposizioni attuative
La Fofi ha evidenziato che « tuttavia, che per la effettiva e completa operatività di detta disciplina, è necessario che i Ministeri competenti e le Amministrazioni regionali che gestiscono le ricette Dpc e i Sar adottino disposizioni attuative, specifiche tecniche e circolari indicative per la corretta applicazione delle disposizioni in questione. Va, inoltre, tenuto presente che gli specialisti privati al momento non sono ancora in possesso delle credenziali per emettere ricette dematerializzate e, quindi, sono materialmente impossibilitati a mettere in pratica le nuove modalità prescrittive. Sul punto, alcune Regioni hanno già fornito indicazioni in merito alla possibilità di continuare a spedire prescrizioni cartacee, al fine di garantire l’assistenza ai pazienti».
La Fofi ha posto un quesito al ministero della Salute
Dunque, alla luce di quanto evidenziato, «in una prospettiva di omogeneità delle prassi operative su tutto il territorio nazionale e tenuto conto della necessità di assicurare la piena continuità del servizio farmaceutico, la Federazione, lo scorso 10 gennaio, ha posto un quesito al ministero della Salute, chiedendo di confermare la possibilità per i farmacisti di continuare ad erogare i medicinali anche in presenza di prescrizioni cartacee, nelle more della progressiva attuazione della dematerializzazione di tutte le prescrizioni mediche e fino a diversa decisione espressa da parte delle Amministrazioni competenti. Si avrà cura di fornire ogni utile aggiornamento sul tema non appena perverrà il riscontro del Dicastero».
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