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Un problema particolarmente serio segnalato dal sindacato riguarda poi il promemoria da rilasciare al paziente, che come stabilito dal decreto commissariale 139 del 31 ottobre 2014 deve essergli consegnato materialmente e non può essere trasmesso in via indiretta. «Ci giungono segnalazioni – scrive D’Alia a Tari – di promemoria trasmessi a mezzo posta elettronica da alcuni medici all’assistito o a farmacie di proprio riferimento. Questo secondo caso, particolarmente grave, ha trovato riscontro in denunce circostanziate, presentate all’ordine di appartenenza. È chiaro che in questo frangente si configura, oltre che un illecito, un’azione lesiva degli interessi delle altre farmacie del territorio, nonché del paziente stesso limitando, di fatto, la sua libertà di scelta». Il Codice deontologico dei farmacisti stabilisce infatti che non si può promuovere l’accaparramento di ricette senza l’esplicita autorizzazione del cittadino, che ha il diritto alla libera scelta della farmacia a cui rivolgersi. L’invio tramite mail del promemoria al paziente da parte del medico lascia anche aperto il campo, sottolinea il sindacato casertano, al rischio di stampare più promemoria e di ritirare in più farmacie i medicinali prescritti.
Spesso, continua poi Federfarma nell’elencare le criticità, si usa il “Non sostituibile” anche sui generici o su prodotti di importazione, come ad esempio Augmentin cpr di Medifarma o Bbpharma, «non sapendo che quel messaggio è bloccante e che quindi il farmacista può solo spedire quel tipo di prodotto e che se non è presente in farmacia la spedizione non può avere luogo». L’associazione dei titolari chiede inoltre con urgenza all’azienda sanitaria un tavolo tecnico perché, ricorda, «la ricetta dematerializzata non ha sostituito la vecchia convenzione, che seppur scaduta da tempo immemorabile è ancora il nostro e vostro punto di riferimento, quindi le ricette evase possono essere consegnate all’Asl di appartenenza entro un anno». L’appello all’azienda sanitaria non è caduto nel vuoto: il direttivo dell’Asl ha inviato una lettera ai medici prescrittori, riprendendo punto per punto tutte le segnalazioni del sindacato e richiamandoli a un modello di comportamento univoco e corretto. Inoltre, per sgomberare il campo da qualunque equivoco, l’Asl ribadisce che l’unica modalità ammessa di consegna del promemoria è nelle mani dell’assistito, e mai tramite mezzi informatici.
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