ricetta elettronica farmaciaLa tabella di marcia dettata dal governo Monti non è stata rispettata, ma la ricetta elettronica si fa strada e cammina verso la meta. Ci sono regioni in ritardo e altre che galoppano a pieno ritmo. Tanto che Giovanni Petrosillo, amministratore delegato di Promofarma, la società di Federfarma che ha il compito di monitorare il passaggio dalla ricetta cartacea a quella digitale, si definisce soddisfatto: “Prevedo che per la metà del 2015 quasi tutte le Regioni saranno in fase esecutiva del progetto”.

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La Sicilia è la numero uno in Italia nel nuovo sistema delle ricette elettroniche. L’isola vanta infatti l’85 per cento delle prescrizioni e, del resto, è stata la prima a firmare il protocollo d’intesa e a partire con la sperimentazione prima e poi con il via vero e proprio alla nuova era. Anche il Veneto, che era partito in sordina mandando in soffitta la ricetta rossa in settembre, è già arrivato all’80 per cento delle prescrizioni on line. Si stanno avvicinando a percentuali importanti anche la Valle d’Aosta, la Basilicata e la Provincia di Trento. La Lombardia è prossima alla chiusura della sperimentazione e a breve debutterà con il nuovo sistema. In Campania la ricetta dematerializzata decollerà in dicembre, mentre l’Abruzzo ha appena siglato il protocollo d’intesa e sta per avviare la fase di test.

Chi procede a passo di lumaca è la Calabria, che secondo Petrosillo è poco trainata dal Governo regionale, così come la Puglia che ha adottato un sistema lento, o il Lazio che ha optato per una partenza all’unisono di tutte le farmacie, con i conseguenti ritardi. E anche Bolzano è al palo. “A frenare sono problemi soprattutto strutturali, ma tutte le regioni bene o male sono in moto e ciò mi porta a dire che nel 2015 non ce ne saranno ancora a zero – dice Petrosillo -. Alla fine del prossimo anno tutta l’Italia dovrebbe essere allineata al nuovo sistema. Certo, l’agenda di Monti che prevedeva le regioni a norma entro la fine del 2014 non è stata rispettata, ma che alcune siano già all’80 per cento della dematerializzazione è un buon risultato alla luce delle complicazioni tecniche in merito a connessioni, blocchi e sistemi regionali che non stanno aiutando”.

Nelle regioni in cui il nuovo sistema è partito, riferisce l’ad, non ci sono stati disagi né per i cittadini, né per le farmacie: “Anche quando ci sono stati problemi alla rete, gli utenti sono riusciti comunque a ricevere il farmaco grazie al promemoria. Anche le farmacie sembrano gradire il nuovo sistema, che peraltro porterà vantaggi come quello delle ricette già tariffate. Ma la sanità digitale farà bene a tutti, perché porterà grossi risparmi in termini di produzione di carta filigranata, di logistica-trasporti e di controlli post erogazione”.

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