Nei giorni scorsi, come riportato da FarmaciaVirtuale.it, un articolo apparso sul quotidiano Alto Adige aveva tracciato uno scenario particolarmente negativo rispetto alla ricetta dematerializzata. Secondo il giornale locale, infatti, la provincia alpina risulterebbe ultima in Italia sul fronte della ricetta elettronica, sopravanzata di recente dalla Calabria che ha avviato la procedura. La ricostruzione del giornale altoatesino è stata tuttavia smentita con fermezza dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, il cui direttore generale Thomas Schael ha affermato che «tutte le 119 farmacie nonché i 13 punti di distribuzione farmaci della provincia sono già operativi e preparati per accettare ed elaborare le ricette digitali». «Questo significa – ha aggiunto la Asl – che sia i residenti che i turisti provenienti dal resto d’Italia possono utilizzare le proprie prescrizioni digitali presso qualsiasi farmacia dell’Alto Adige. Per circa il 70 per cento dei medici di base hanno già avuto luogo dei workshop formativi al fine di poter utilizzare al meglio le soluzioni di questo software ampiamente diffuso: già a fine luglio alcuni di loro saranno in grado di utilizzare la ricetta digitale». Mentre «per l’implementazione del software ogni medico di medicina generale verrà contattato direttamente dal fornitore del programma informatico, cosa che però non sarà facile visto il periodo di ferie». «Ci siamo imposti un calendario molto serrato – ha sottolineato Schael – ma abbiamo anche comunicato sin dall’inizio che l’introduzione della ricetta digitale e la messa in collegamento dei medici sarebbero avvenute per step e non in un solo colpo. E fino ad ora sono state adottate tutte le misure programmate». La nostra redazione ha contattato Sabrina Moscato, titolare della Farmacia Centrale di Bolzano, che ha confermato le informazioni fornite dalla Asl: «Personalmente ho già trattato ricette elettroniche. È vero che ci sono stati dei ritardi, legati anche al fatto che la nostra è una zona bilingue, il che può aver rallentato i tempi. C’è stata però una riunione tra la Asl e tutte le farmacie, e la procedura è stata quindi avviata concretamente da qualche settimana. Prima, inoltre, ci sono state alcune sperimentazioni in determinate farmacie, al fine di verificare che non ci fossero criticità».
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