via-dei-farmaciLa trasmissione Report di Raitre è tornata ad occuparsi di farmaci. In un servizio andata in onda il 14 novembre, curato da Luca Chianca e intitolato “La via dei farmaci”, il programma di Milena Gabanelli ha parlato infatti di furti, contraffazione e viaggi della speranza.
L’inchiesta si è concentrata dapprima sui furti in ospedale: «La Germania è tra le nazioni più esposte, perché compra almeno il 5% dei suoi farmaci dall’estero». Hans-Peter Hubmann, presidente dei farmacisti tedeschi, è chiarissimo: «Gli importatori tedeschi non possono garantire medicinali originali e non possono fare nulla contro i prodotti rubati o contraffatti». Una giornalista locale rincara la dose: «La quantità di medicinali che è arrivata sul mercato tedesco dall’estero è talmente alta che non possono provenire solo da furti negli ospedali italiani, c’erano anche prodotti falsi. Nello stesso periodo su internet ho trovato confezioni di farmaci per il mercato tedesco, che erano copie degli originali. Come fa un farmacista a verificare cosa gli vendono?». Chianca si concentra in particolare su alcune confezioni di Herceptin: il medicinale «era stato acquistato da un distributore inglese che a sua volta l’avevo comprato dalla Farmaceutica Internazionale, con sede in provincia di Avellino. Solo che nel 2014, quando i farmaci sono stati venduti in Germania, qui (in Campania, ndr) la società era già scomparsa».
Luca Pani, ex direttore dell’Aifa, spiega che «ci troviamo di fronte alla mutazione genetica del bene o prodotto farmaco. Un chilo d’oro costa oggi 43mila dollari, un anticorpo monoclonale costa, un chilo, tra 8 e 200 milioni di dollari. Cosa conviene rubare?». Furti si sono verificati infatti in più di un ospedale italiano, soprattutto sui farmaci più costosi. Milena Gabanelli si chiede perciò perché non pensare di proteggerli meglio nelle farmacie ospedaliere. Inoltre, il servizio spiega che alcune cure particolarmente costose non sono coperte interamente dallo Stato per la totalità dei pazienti, come nel caso degli antiepatite C Harvoni e Sovaldi. Per questo, ormai in molti partono per l’India: un italiano ha dato vita ad una sorta di agenzia di viaggio che organizza gli spostamenti. Il tutto al costo di circa 2mila euro, prezzo del farmaco incluso, che in India non è alto perché esistono generici delle due specialità. Ma per chi sceglie questa via, la raccomandazione è «di rivolgersi sempre all’ospedale, mai alle farmacie di strade e agli intermediari. È bene sapere anche che il 72% dei farmaci sequestrati in Inghilterra era contraffatto e proprio di provenienza indiana».

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