“Community pharmacists: standing by European patients” (“Farmacisti di comunità al fianco dei pazienti europei”) è il titolo del report 2022 del Pharmaceutical group of the European Union (Pgeu), focalizzato in questa edizione sul drastico impatto della guerra in Ucraina dopo la pandemia, sull’aumento dei costi energetici e le difficoltà di approvvigionamento che hanno determinato serie carenze di medicinali. «Il 2022 è stato un altro anno di sfide – ha dichiarato nella prefazione Roberto Tobia, presidente del Pgeu in carica lo scorso anno –. Mentre stavamo iniziando a sentirci fiduciosi, uscendo dalla pandemia di Covid-19, è iniziata una guerra in Europa con l’invasione russa dell’Ucraina. In questi tempi di inquietudine, i farmacisti di comunità sono rimasti al fianco dei pazienti europei fornendo loro consulenza professionale sull’uso sicuro dei farmaci e nuovi servizi avanzati, migliorando la qualità delle cure e riducendo la pressione sugli altri contesti sanitari». Tobia ha poi proseguito sottolineando che «la guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei costi energetici e peggioramento della crisi delle materie prime (che ha colpito anche materiali per l’imballaggio come alluminio per blister o cartone, essenziali per la distribuzione delle medicine) ha anche esacerbato le carenze di farmaci in tutta Europa».
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I progressi delle vaccinazioni in farmacia
Un altro tema di rilievo per il 2022 è stata la diffusione e stabilizzazione del servizio di vaccinazione nelle farmacie di diverse nazioni europee. Secondo il report del Pgeu, «vari paesi hanno modificato la loro legislazione, sviluppando standard e implementando servizi di vaccinazione in farmacia. Attualmente, in 13 paesi europei i cittadini possono essere vaccinati nelle farmacie comunitarie contro diverse malattie, come l’influenza stagionale, il Covid-19, l’epatite A e B, il papillomavirus umano (HPV), lo pneumococco, l’herpes zoster, il colera, la difterite, il tetano, la pertosse, il meningococco, la varicella e altro ancora. I farmacisti di comunità sono professionisti sanitari di fiducia, che spesso rappresentano il primo punto di contatto tra cittadini e sistema sanitario, supportando così le comunità nell’accrescere la fiducia nei vaccini, la lotta alla disinformazione e contribuendo a sfatare i miti sulla vaccinazione».
Le attese per la riforma della legislazione farmaceutica
Il report si chiude con uno sguardo al futuro e all’imminente divulgazione della riforma della legislazione farmaceutica comunitaria. «Nel 2023 – ha sottolineato il Pgeu – la Commissione Europea presenterà la sua proposta di revisione della legislazione farmaceutica dell’UE. Come farmacisti, auspichiamo che la nuova legge includa misure concrete per ridurre le carenze di medicinali, migliorando le segnalazioni, il monitoraggio e la comunicazione in merito all’irreperibilità di farmaci, fornendo al tempo stesso maggiori risorse all’Ema per lo sviluppo di attività sulla prevenzione e la gestione delle carenze in coordinamento con gli Stati membri. Speriamo anche che la revisione porti a meccanismi di redistribuzione più equi dei farmaci disponibili sul mercato europeo ai pazienti che ne hanno più bisogno, indipendentemente dal paese dell’UE dove risiedono e a un rafforzamento del cosiddetto “obbligo di servizio pubblico” degli attori della filiera». Il Gruppo auspica anche un potenziamento della strategia contro l’antibiotico resistenza con soluzioni condivise a livello europeo, che includano nuove attività di testing nelle farmacie.
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