È stato firmato da Roberto Speranza, ministro della Salute, e Daniele Franco, ministro dell’Economia e delle Finanze, il decreto – non ancora pubblicato in GU – che stabilisce i criteri della nuova remunerazione a favore delle farmacie per la dispensazione del farmaco a carico del Ssn. Lo ha fatto sapere Federfarma lo scorso 12 agosto. In merito agli importi, la stessa Federazione ne aveva anticipato alcuni giorni prima i dettagli in una circolare diramata agli associati: «Lo schema di decreto – si legge – stabilisce che, a decorrere dal 1° settembre 2021 e fino al 31 dicembre 2022, a tutte le farmacie è dovuta una quota aggiuntiva per singola confezione di Eur 0,08 da applicare a tutti i farmaci rimborsati dal Ssn e una quota premiale aggiuntiva di Eur 0,12 applicata a ogni confezione di farmaci a brevetto scaduto presenti all’interno della lista di trasparenza con prezzo pari a quello di riferimento».

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Casistiche particolari

Riportando i termini indicati nel decreto, Federfarma precisa che «alle farmacie che godono della riduzione del 60% del multi-sconto Ssn, ai sensi dell’articolo 1, comma 40, quinto periodo, della Legge 662/1996, è dovuta un’ulteriore quota “tipologica” aggiuntiva per singola confezione di Eur 0,12 da applicare a tutti i farmaci rimborsati dal Ssn. Alle farmacie rurali sussidiate che godono dello sconto forfetario dell’1,5%, ai sensi dell’articolo 1, comma 40, quarto periodo, della Legge 662/1996, è dovuta un’ulteriore quota aggiuntiva per singola confezione di Eur 0,14 da applicare a tutti i farmaci rimborsati dal Ssn. Alle farmacie rurali e urbane con fatturato Ssn inferiore a Eur 150.000,00, che sono esentate dallo sconto Ssn, ai sensi dell’articolo 1, comma 40, sesto periodo, della Legge 662/1996, è dovuta un’ulteriore quota aggiuntiva per singola confezione di Eur 0,25 da applicare a tutti i farmaci rimborsati dal Ssn».

Soddisfazione di Cossolo per collaborazione farmacia-istituzioni

Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha voluto ringraziare il Ministero e il Governo per la collaborazione intensificatasi dall’inizio della pandemia. «Voglio ringraziare, anche a nome di tutto il Consiglio di Presidenza – ha dichiarato Cossolo -, il Ministro Speranza e il Governo per aver creduto nel ruolo che le farmacie hanno dimostrato di poter svolgere in un momento così complesso per il Paese. Lavorare insieme alle istituzioni pubbliche, soprattutto in questa fase di grave emergenza, potrà senz’altro contribuire a risolvere la crisi sanitaria e, al contempo, potrà aiutarci a definire quel nuovo modello di farmacia efficace, efficiente, pronta a rispondere ai nuovi bisogni di salute dei cittadini. Un sentito grazie alle farmacie per aver saputo meritare la fiducia delle Istituzioni operando ogni giorno con professionalità, rinnovato impegno e spirito di servizio».

Tobia (Federfarma): «Valorizzazione del ruolo professionale del farmacista»

Soddisfatto anche Roberto Tobia, segretario di Federfarma, che ha aggiunto: «La firma del decreto è un passo strategico verso il sistema di remunerazione che valorizzerà progressivamente il ruolo professionale del farmacista in farmacia, sulla base dei servizi resi a favore dei cittadini e solo parzialmente legato al prezzo del farmaco. Il servizio reso dalle farmacie alla collettività durante questo periodo di emergenza sanitaria ne ha confermato il ruolo di primo presidio sanitario di prossimità».

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