Il crescente ruolo dei farmacisti di comunità nella messa in pratica delle evidenze scientifiche in pratica clinica quotidiana assicura che le decisioni terapeutiche siano basate anche da dati di real-world, linee guida e bisogni dei pazienti. Ciò nonostante, l’integrazione delle evidenze nella pratica presenta delle sfide, legate a fattori come lo sviluppo professionale continuo (Cpd), i quadri normativi, gli strumenti digitali e gli interventi guidati dal farmacista. A fare il punto è nel report “From theory to therapy: Balancing evidence in managing common ailments: Report from a Fip insight board” dell’International pharmaceutical federation (Fip). Nel documento è emerso che il definire e integrare evidenze affidabili nei processi decisionali della farmacia richiede un attento equilibrio tra formazione di base, linee guida cliniche, esperienze reali dei pazienti e quadri normativi locali.

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I protocolli standardizzati usati dai farmacisti

Come riportato dalla Fip, i farmacisti si affidano principalmente a protocolli di trattamento standardizzati, formulari nazionali e letteratura scientifica per guidare le decisioni cliniche. Tuttavia, l’applicazione pratica delle evidenze è spesso modellata dalle esperienze reali, richiedendo flessibilità per adattarsi alle politiche regolatorie locali, all’accessibilità dei farmaci per i pazienti e alle considerazioni socioeconomiche e culturali. Dunque, l’adozione di nuovi farmaci nella pratica della farmacia di comunità, sia da banco che su prescrizione, è influenzata da un complesso intreccio di approvazioni regolatorie, dati clinici, aspettative dei pazienti, sfide operative e influenze commerciali.

Dati di real-world nella professione dei farmacisti

Sul ruolo dei dati di real-world (Rwd), nel report della Fip viene evidenziato che essi hanno il potenziale per migliorare la sicurezza dei farmaci, l’aderenza e gli esiti di salute pubblica. Sfide legate alla standardizzazione dei dati, all’integrazione con i sistemi di farmacia e alla formazione dei farmacisti nell’analisi dei dati limitano il loro pieno impatto. Strategie mirate sono necessarie per migliorare l’accesso, la qualità, l’interpretazione e il coinvolgimento dei farmacisti nell’utilizzo dei Rwd. Dunque, secondo la Fip, rafforzare il processo decisionale basato sulle evidenze nella farmacia di comunità richiede programmi di Cpd migliorati, una più forte collaborazione tra enti professionali e agenzie regolatorie, e l’adozione di strumenti digitali di supporto alle decisioni.

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