Sarà presentato il 28 novembre 2019 a Roma, presso la Sala Capranichetta (in piazza di Montecitorio 125, dalle ore 9:30 alle 13:30) il secondo “Rapporto annuale sulla Farmacia”, realizzato da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma. «Il progetto – hanno spiegato l’associazione di senza scopo di lucro e quella dei titolari di farmacia – si pone l’obiettivo di fornire annualmente la panoramica della situazione delle farmacie italiane, quali importanti presidi di salute sul territorio, in risposta ai bisogni dei cittadini. Questa seconda edizione, mediante un’indagine svolta presso le farmacie ed una survey rivolta ai cittadini, approfondisce in particolare il grado di implementazione del ruolo delle farmacie nella prevenzione e nel supporto all’aderenza terapeutica». Il 28 novembre saranno infatti presentati i risultati dell’indagine e, nello specifico, quelli relativi alle campagne di prevenzione, alla partecipazione agli screening, nonché al supporto all’aderenza alle cure prescritte ai pazienti. Verrà inoltre indicato qual è, allo stato attuale, il grado di conoscenza e di esperienza da parte di cittadini dei nuovi servizi attivati in farmacia.

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Infine, si illustrerà il punto di vista su questi temi dei dirigenti di alcune delle associazioni di pazienti aderenti alla rete di Cittadinanzattiva CnAMC (Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici). Nella prima edizione – che aveva visto la partecipazione di 1.275 farmacie – era stato sottolineato l’importante apporto fornito dalle farmacie alla popolazione: «Presenti quasi ovunque e aperte quasi sempre, le farmacie in Italia giocano un ruolo di primo piano nel contribuire a far rispettare l’aderenza alle terapie e ben si prestano al quotidiano dialogo e ascolto, specie nei confronti di persone anziane e affette da patologie croniche, donne con minori o in dolce attesa». Ma era stato anche evidenziato come, pur a fronte di tale peso nella società italiana, «le farmacie restino le grandi “dimenticate” dalla Pubblica Amministrazione», nonostante quest’ultima possa contare su fattori come capillarità e prossimità. Inoltre, era stato specificato come le farmacie italiane faticassero ad attuare il modello della farmacia dei servizi.

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