
Il problema, infatti, non riguarda solo il capoluogo ma tutta la provincia:. «Abbiamo registrato casi a Termini Imerese, a Bagheria. Quella in atto è un’escalation di queste attività criminali, che devo dire arriva nonostante le forze dell’ordine facciano davvero tutto quello che possono. Al prefetto ho chiesto un nuovo incontro per portare a termine quel percorso già avviato da tempo per giungere alla firma di un protocollo di intesa tra forze dell’ordine, prefettura e farmacie, che permetta un collegamento diretto tra noi, da una parte, e polizia e carabinieri dall’altra. Ciò costituirebbe un grande elemento di deterrenza per i rapinatori: il sistema verrebbe infatti segnalato attraverso cartelli apposti all’esterno delle farmacie, mettendo in guardia i criminali. Si tratta di un’iniziativa di sicurezza necessaria, perché è ora di assicurare alla nostra professione una protezione adeguata rispetto al ruolo di servizio pubblico che ricopriamo sul territorio. Non vedo problemi per avviare il sistema in tempi ristrettissimi: da parte di Federfarma Palermo non c’è alcuna difficoltà in questo senso».
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