«Il 2019 è stato caratterizzato da un’inversione di tendenza delle rapine in farmacia che hanno fatto registrare un incremento rispetto all’anno precedente dopo che per 5 anni erano state caratterizzate da un continuo calo. In particolare, gli episodi sono stati 635, pari ad un incremento dell’8% rispetto al 2018. Il numero di casi registrato è comunque tra i più bassi registrati negli ultimi anni e pari alla metà del picco registrato nel 2013 con oltre 1.200 casi». A spiegarlo è il Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2020, redatto, tra gli altri, dal ministero degli Interni, ABI, Ossif e Federfarma. Secondo il documento, notizie poco incoraggianti si riscontrano anche in merito all’indice di rischio, secondo cui «un incremento ha caratterizzato anche l’indice di rischio che nel 2019 è stato pari a 3,3 rapine ogni 100 farmacie, contro un valore pari a 3 nel 2018». Ciò nonostante, «il livello di rischio è rimasto comunque inferiore e distante dal valore massimo di 7 rapine ogni 100 farmacie raggiunto nel 2013».

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Distribuzione regionale delle rapine

In termini di distribuzione regionale , «anche nel 2019 le rapine in farmacia si sono concentrate prevalentemente in Lombardia, dove si sono verificati 165 episodi, e nel Lazio con 137. Seguono la Sicilia con 91, l’Emilia-Romagna con 53 e la Campania con 51. La recrudescenza registrata a livello nazionale (+8%) ha caratterizzato complessivamente 11 regioni tra cui l’Emilia-Romagna (+71%, da 31 rapine nel 2018 a 53 nel 2019), la Sicilia (+54%, da 59 a 91) e il Lazio (+37%, da 100 a 137). Le rapine sono rimaste invariate in Valle d’Aosta (dove non si sono verificati episodi) mentre un positivo calo ha riguardato complessivamente 8 regioni, tra cui il Piemonte (dove le rapine si sono quasi dimezzate passando da 43 a 22) e la Puglia (-40%, da 58 a 35). Il Lazio si è confermata la regione con il più alto livello di rischio con un indice pari a 8,5 rapine ogni 100 farmacie (6,2 nel 2018). Un valore dell’indice superiore a quello medio nazionale (3,3 rapine ogni 100 farmacie) è stato registrato anche in Sicilia (5,8 da 3,8 nel 2018), Lombardia (5,3 da 5,2) ed Emilia-Romagna (3,9 da 2,3)».

Roma la città più colpita dalle rapine

Il rapporto propone quindi un focus sulle singole provincie, dove Roma è stata la città più colpita in assoluto dal fenomeno, con 132 rapine, pari ad un incremento del 35% rispetto al 2018. Alla capitale seguono «Milano con 117 rapine, Catania con 45, Napoli con 38 e Palermo con 30. Una recrudescenza ha caratterizzato complessivamente 38 province, tra le quali si segnalano, oltre Roma, Palermo (da 13 a 30 rapine), Pisa (da 1 a 15) e Catania (da 37 a 45). Un calo ha invece caratterizzato complessivamente 39 province, tra le quali, Barletta-Andria-Trani e Firenze (-77%, da 13 a 3 rapine), Foggia (-61%, da 18 a 7) e Torino (-60%, da 40 a 16). L’incremento dei casi registrato nella provincia di Catania ha fatto sì che la provincia siciliana balzasse al primo posto per livello di rischio con un indice pari a 14 rapine ogni 100 farmacie, scavalcando Milano scesa al secondo posto con un indice pari a 13,9. Seguono Pisa con 12,1 rapine ogni 100 farmacie (da 0,8), Roma con 11,9 (da 8,8) e Monza e Brianza con 9,3 (da 4,4)».

I furti in farmacia

Per quanto riguarda invece i furti in farmacia, negli ultimi 9 anni hanno registrato un deciso aumento: «Negli ultimi anni il fenomeno più rilevante per le farmacie è rappresentato dai furti che nel 2019 sono stati 1.067, pari ad un decremento dell’11,1% rispetto al 2018 in cui se ne erano verificati 1.200. Dal 2014 il numero dei furti in farmacia ha superato il numero di rapine e nell’ultimo anno hanno rappresentato il 63% del totale dei reati subiti. Nel 2019 è stato registrato un decremento anche dell’indice di rischio che è risultato pari a 5,5 furti ogni 100 farmacie, valore vicino a quello registrato ad inizio del periodo considerato, il 2009. A livello territoriale la Lombardia si è confermata la regione più colpita con 168 furti, seguita da Lazio (140 episodi), Campania (112), Emilia-Romagna e Piemonte (98). Il decremento dei furti registrato a livello nazionale ha caratterizzato anche 11 regioni tra cui la Toscana (-28%, da 115 a 83), la Campania (-23%, da 146 a 112) e la Lombardia (-20%, da 211 a 168). Un incremento del fenomeno si è invece verificato in 7 regioni tra cui il Veneto (+40%, da 53 a 74)». In termini di fattore di rischio, invece, è il Lazio la regione più pericolosa, con «8,7 furti ogni 100 farmacie (da 9,2 nel 2018)».

Il protocollo d’intesa

Il documento ricorda infine le attività di prevenzione e contrasto: in particolare il rinnovo del Protocollo d’intesa finalizzato a migliorare la sicurezza delle farmacie mediante un sistema di collegamento fra gli impianti di videosorveglianza e le centrali operative di Polizia e Carabinieri.

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