Continuano a far discutere i contenuti dell’intervista concessa da Francesco Pugliese, numero uno del gruppo Conad, a FarmaciaVirtuale.it. Annarosa Racca, presidente di Federfarma, ha reagito con queste parole: «All’amministratore delegato di Conad, che sostiene che le farmacie abdicherebbero al proprio ruolo sociale perché non farebbero sconti sui farmaci di fascia C, rispondo che il ruolo sociale delle farmacie non si esaurisce nello sconto su alcuni farmaci, che pure le farmacie praticano. Ruolo sociale significa stare vicino al cittadino per risolvere i suoi problemi di salute 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Significa garantire la disponibilità di tutti i farmaci nell’arco di poche ore, anche nelle zone più disagiate del Paese, difficili da raggiungere e poco remunerative. Ruolo sociale vuol dire anche portare gratuitamente i farmaci a casa a chi è gravemente malato, solo, e non può uscire di casa, come stiamo facendo con il numero verde nazionale 800.189.521. E fare prevenzione (ogni farmacista dedica due ore al giorno al consiglio sanitario gratuito), educazione sanitaria, orientamento del paziente verso la soluzione più adatta per il proprio problema di salute».
Secondo la presidente del sindacato dei titolari di farmacia, per il gruppo Conad «come per tutta la Gdo, i farmaci sono un prodotto civetta da sfruttare solo nei pochi punti vendita più grandi, che garantiscono un ritorno economico». I medicinali, dunque, secondo Racca «servono soprattutto ad attirare clientela nei propri supermercati in modo che le persone possano riempire i carrelli di prodotti di tutti i tipi. Il presunto risparmio che le persone ottengono su alcuni farmaci è ampiamente annullato dai maggiori costi sostenuti complessivamente sull’intera spesa. Siamo sicuri che alla fine il cittadino risparmi in queste cattedrali del consumismo?». Nella sua intervista, Pugliese ha anche affermato di voler «contribuire a tutelare il potere d’acquisto della persona, rendendo disponibile una convenienza che non è un surrogato di interessi corporativi». Ma secondo la dirigente di Federfarma, «il vero obiettivo di Conad è di strappare clientela agli altri esercizi. Il risultato di questa politica è la chiusura di tanti negozi di vicinato, che non sono riusciti a reggere alla concorrenza della grande distribuzione, soprattutto in un periodo di crisi economica, come dimostrano le tante saracinesche abbassate nelle strade delle nostre città, i cui centri storici sono spesso desertificati e privi anche degli esercizi che vendono prodotti di prima necessità».
«La Gdo – ha concluso Annarosa Racca – vuole vendere anche i medicinali con ricetta (cosa che non avviene in nessun Paese al mondo) al fine di inserire sui propri scaffali un’altra categoria merceologica, mettendo in crisi le farmacie che non possono essere private di ulteriori risorse senza che siano compromesse l’efficienza e la capillarità del servizio farmaceutico. Queste considerazioni sono condivise dal governo, dal Parlamento, dalla Corte di Giustizia europea, dalla Corte costituzionale e da tutto il mondo della sanità».
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