Per sostenere la ripresa dopo i mesi complessi della pandemia, la Commissione Europea per l’impiego, gli affari sociali e l’inclusione ha definito la European skills agenda e il Pact for skills, un patto per costruire nuove competenze e riqualificare i professionisti attraverso «un modello di coinvolgimento condiviso per lo sviluppo delle competenze in Europa». Il Pharmaceutical group of the european union (Pgeu), organizzazione a cui afferiscono Federfarma e Fofi per l’Italia, ha raccolto l’invito e ha elaborato un position paper sul patto di competenze per la riqualificazione dei farmacisti. «Il Pgeu – si legge nella prefazione – accoglie con favore il Patto e l’Agenda europea per le competenze come strumenti chiave per rafforzare i sistemi sanitari europei, basandosi anche sulle principali lezioni apprese dalla pandemia da Covid-19. La trasformazione in corso dei sistemi sanitari in tutta Europa richiede un’ambiziosa crescita e la riqualificazione della forza lavoro sanitaria».
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Le nuove competenze del farmacista
La riqualificazione delle competenze dei farmacisti è, secondo il Pgeu, quanto mai necessaria alla luce dell’evoluzione dei trend sociali e del ruolo che la farmacia stessa sta acquisendo. «I farmacisti – sostiene il Gruppo – rappresentano il terzo più grande gruppo professionale della salute a livello globale, dopo infermieri e medici. Inoltre, sono i professionisti sanitari più accessibili al pubblico. Come elemento chiave dell’assistenza sanitaria primaria, svolgono un ruolo essenziale nella prevenzione delle malattie, nella promozione della salute e nel contribuire a un uso sicuro, efficace e razionale di medicinali vicino ai luoghi in cui le persone vivono o lavorano. Nell’ambito dei sistemi sanitari rappresentano una parte vitale della capacità di risposta alle emergenze, come dimostrato durante la pandemia da Covid-19. Inoltre, tendenze chiave come l’invecchiamento generale della popolazione europea, l’aumento della polifarmacia, le innovazioni nella gestione delle malattie croniche, il progresso della tecnologia digitale e della medicina personalizzata richiedono ai farmacisti di sviluppare continuamente nuove competenze a un ritmo sostenuto».
Una formazione armonizzata a livello europeo
Il position paper del Pgeu si apre con una serie di considerazioni sull’importanza della formazione per i farmacisti, che devono mantenere un costante aggiornamento su più fronti: quello scientifico, quello normativo e quello clinico. Per tale motivo, il Gruppo ritiene auspicabile una sempre maggior armonizzazione dell’aggiornamento professionale a livello europeo e il rispetto di severi standard comuni di etica e professionalità, a garanzia dei cittadini dell’Unione. Tra le competenze in prima linea nella riqualificazione della professione farmaceutica, il Pgeu individua l’acquisizione di conoscenze digitali e tecnologiche, il rispetto delle pratiche sostenibili, la capacità di fornire assistenza, mettendo il paziente al centro e acquisendo conoscenze multisettoriali, lavorando anche per promuovere la prevenzione nella società. Non ultimo, oltre a essere il professionista con la più approfondita conoscenza dei medicinali, il farmacista deve spesso anche trasmettere questa conoscenza agli altri, il che richiede ulteriori competenze che gli permettano di fare da mentore.
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