Si è tenuto nella giornata di giovedì 5 ottobre, a Benevento, un convegno intitolato “Autonomia e professionalità. Il ‘capitale’ vincente del Sistema Farmacia”, nel corso del quale sono state analizzate le possibili novità nel settore dopo l’approvazione della legge sulla Concorrenza. L’evento è stato organizzato da Federfarma Benevento assieme all’Ordine dei farmacisti della provincia e a Federfarma Campania, i cui dirigenti hanno introdotto la conferenza. Hanno quindi preso la parola Erika Mallarini di Sda Bocconi, Silvia Pagliacci presidente del Sunifar, Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, Nicola Stabile di Promofarma e infine il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo. «È stato un successo – racconta a FarmaciaVirtuale.it Tommaso Cusano, presidente dell’associazione beneventana dei titolari di farmacia – dal momento che era presente circa l’80% delle farmacie del territorio provinciale, così come molte provenienti da altre parti della Campania». Dal punto di vista dei contenuti, il dirigente spiega che «certamente il quadro emerso è complesso: si potrebbe dover fronteggiare l’arrivo di compagnie d’assicurazione, di fondi d’investimenti, di grandi attori della finanza. Ma nonostante ciò esistono delle opportunità che i farmacisti dovranno essere in grado di cogliere. A partire dalla possibilità di cooperare, di unirsi, secondo il modello prospettato da Federfarma e basato sulla “rete delle reti”. Arrivano numerose proposte di aggregazione, ma io credo che sia questa la strada maestra, perché l’associazione di categoria può garantire che saremo uniti ma rimanendo al contempo indipendenti. Anche alcuni attori della distribuzione intermedia hanno fino ad ora dimostrato di essere in grado di rispettare l’autonomia delle farmacie». Inoltre, «per noi ci sarà la possibilità di accedere alle società di capitale, il che potrebbe comportare alcuni vantaggi da un punto di vista fiscale. Si potrà poi mettere al riparo il patrimonio personale, cosa finora impossibile con le ditte individuali». Più in generale, secondo Cusano «le farmacie dovranno saper spendere il loro vero capitale, che è quello sociale e professionale. A partire da quelle rurali, attraverso le quali possiamo vantare una capillarità sul territorio che nessuna catena, banca o compagnia d’assicurazione saprà mai garantire, dal momento che non di certo gli esercizi montani che fanno gola ai grandi capitali». Sul futuro, il presidente di Federfarma Benevento si dice «ottimista: le sfide sono molte ma sono convinto che la farmacia saprà essere all’altezza».
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