«Come si ricorderà, l’art. 1, comma 3, del decreto-legge 27 maggio 2005 n. 87 (noto come Decreto-Storace), convertito con la legge di conversione 26 luglio 2005, n. 149, ha disposto che il prezzo dei medicinali di fascia C con ricetta, stabilito dai titolari dell’A.I.C., può essere modificato in aumento, da parte di questi ultimi, soltanto nel mese di gennaio di ogni anno dispari, mentre le variazioni in diminuzione sono possibili in qualsiasi momento». E’ quanto comunica Federfarma in una circolare, con lo scopo di ricordare le possibili variazioni in aumento dei prezzi dei farmaci di fascia C, esitabili con ricetta, a carico del cittadino.
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Nella nota diramata, il Sindacato invita «le farmacie a verificare le modifiche di prezzo già pervenute e quelle che perverranno entro la fine del corrente mese di gennaio anche per ridefinire le proprie politiche di vendita, tenuto conto della possibilità di praticare sconti sul prezzo al pubblico di tali farmaci, come previsto dall’art. 11, comma 8, della Legge 27/2012 “Crescitalia”». A tal proposito, Federfarma «trasmette un elenco contenente le modifiche di prezzo sinora pervenute con le relative decorrenze», ricordando che la «Banca Dati Federfarma è costantemente aggiornata», nonché la possibilità di conoscere i prezzi futuri attraverso la consultazione dei software gestionali delle farmacie. Infine, Federfarma coglie l’occasione «per ricordare di verificare ed eventualmente aggiornare il prezzo sulle confezioni prima della loro dispensazione al pubblico».
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