Definire strategie operative per l’ottimizzazione delle politerapie farmacologiche tramite l’implementazione di interventi di medication review e deprescribing nei diversi setting assistenziali. Sono gli obiettivi del “Documento inter-societario sull’implementazione del servizio di medication review e deprescribing nei vari setting assistenziali”, pubblicato come follow-up del precedente lavoro del 2021 “Linea guida inter-societaria per la gestione della multimorbilità e polifarmacoterapia”. Il documento ha coinvolto esperti in ambito di farmacologia clinica appartenenti a prestigiose strutture assistenziali e di ricerca nazionali, e società scientifiche tra cui la Società italiana di farmacologia (Sif), la Società italiana di farmacia ospedaliera (Sifo), la Società italiana di farmacia clinica e terapia (Sifact).

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Medication review e deprescribing per i pazienti in polifarmacoterapia. Come osservato dalla Sif, «il servizio di medication review e deprescribing è destinato prevalentemente, ma non esclusivamente, a pazienti anziani (età ≥ 65 anni) in polifarmacoterapia e, più in generale, a tutti i pazienti ritenuti eleggibili dai medici che li prendono in carico, indipendentemente dal numero esatto di farmaci, ma in relazione alla complessità delle terapie farmacologiche e alla fragilità dei pazienti stessi». Nel documento «sono stati identificati alcuni algoritmi di fragilità che possono essere utili per identificare i pazienti maggiormente a rischio e quindi target preferenziali del servizio di medication review e deprescribing». Come sottolineato dalla Sif, «uno degli elementi più importanti da valutare è l’aspettativa di vita del paziente, che guida in maniera differenziale l’approccio da adottare per gli interventi di medication review e deprescribing». Oltre a questi criteri basilari, la selezione della popolazione target dovrà essere adattata anche in base alla documentata capacità del servizio, che dipende dalla disponibilità di risorse umane ed economiche, e alle necessità dei vari setting assistenziali per garantire la presa in carico globale dei pazienti e la continuità di cure all’interno della rete dei servizi operativi in ciascun contesto.

Farmacologi e farmacisti tra le figure coinvolte. Il lavoro è stato sviluppato procedendo a una valutazione multidimensionale del paziente e adottando un approccio multidisciplinare, basato sul coinvolgimento del medico che prende in carico il paziente, il farmacologo clinico – farmacista o medico –, farmacista ospedaliero o altra figura professionale con documentata formazione ed esperienza in farmacologia clinica, a cui si aggiungono gli altri professionisti sanitari di supporto, come l’infermiere e lo psicologo. Quanto al processo da intraprendere, come sottolineato dalla Sif, deve essere suddiviso in più fasi, tra cui «valutazione del paziente, valutazione dell’appropriatezza delle terapie farmacologiche mediante strumenti validati, confronto tra farmacologi clinici/farmacisti ospedalieri e medici, nella prescrizione della terapia e nella documentazione dell’intervento», a cui segue il «monitoraggio del processo di medication review e deprescribing». Si rimanda al paper integrale nella sezione “Documenti allegati”.

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.