Il 6 luglio 2023 l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato un documento contenente i requisiti per allestimenti, ricostituzioni e preparazioni galeniche sterili in farmacia, nell’ambito delle sperimentazioni cliniche dei medicinali. Secondo quanto premesso dall’Aifa, «Nell’ambito delle proprie attività ispettive presso i centri sperimentali, l’ispettorato Gcp effettua di norma un’ispezione presso le farmacie ospedaliere che può essere sia di sistema (in quanto rivolta alla verifica dell’idoneità della struttura in generale e del “sistema di assicurazione di qualità (Saq)” adottato per la corretta gestione del farmaco sperimentale – procedure e processi) sia studio specifica». Alla luce di quanto evidenziato, negli ultimi mesi, «i team ispettivi Gcp hanno dedicato particolare attenzione alla verifica dei laboratori di galenica sterile e di manipolazione dei farmaci ad alta attività», questi ultimi sono comunemente noti come Unità farmaci antiblastici (Ufa) e fanno capo alle farmacie ospedaliere. Ebbene, come riferito dall’Aifa «durante le visite effettuate, gli ispettori hanno riscontrato numerose non conformità dovute all’inadeguatezza degli ambienti, alla non corretta classificazione ambientale dei locali, alla parziale o assente effettuazione dei monitoraggi periodici (particellari e microbiologici) nonché alla mancata qualifica (mediante “media fill”) del processo e del personale che opera sotto cappa».
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Le fonti che regolamentano il settore
Con riferimento all’inquadramento regolatorio, l’Aifa ha ricordato che «la materia è regolata da diverse fonti di vario livello e di varia natura, di cui si riportano quelle ritenute rilevanti ai fini della presente nota». In particolare «Farmacopea ufficiale italiana XII ed.», tra cui «Norme di Buona preparazione dei medicinali in farmacia, cap. 11 Aspetti microbiologici dei preparati, 2.6.1 Saggio di sterilità, 2.6.14 Saggio endotossine batteriche». Inoltre, «Annex 1 Gmp (limitatamente alle parti applicabili) – Manufacture of Sterile Medicinal Products (corrected version) 01 March 2009 (entrata in vigore del nuovo Annex I – Manufacture of Sterile Medicinal Products – 25 agosto 2023)». Dunque, «Raccomandazione n. 14, dell’ottobre 2012 del ministero della Salute per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici». Infine, come riferito dall’Aifa, «un utile testo con indicazioni pratiche sull’applicazione della norma è anche quello pubblicato dalla Società italiana di farmacia ospedaliera (Sifo), Standard tecnici di galenica oncologica – Sifo».
Revisione degli standard delle strutture ospedaliere
Quanto alle indicazioni generali, l’Aifa ha riferito che «tenuto conto dei potenziali rischi connessi alla manipolazione di sostanze altamente attive da parte degli operatori di farmacia, ma anche e soprattutto, dei possibili gravi pericoli derivanti da problemi di contaminazione, correlati al trattamento di pazienti fragili e defedati con medicinali da preparare, allestire, miscelare, ricostituire, diluire o anche personalizzare in condizioni sterili, ove tale requisito inderogabile non venga perseguito con adeguate garanzie, si ritiene urgente e doveroso che le strutture ospedaliere si attivino per una revisione dei propri standard, al fine di rispettare i requisiti richiesti dalla norma e dalle linee guida vigenti per i processi da eseguire in ambienti a contaminazione controllata (clean room/camera bianca)».
Requisiti minimi in corso d’ispezione Gcp
Un ulteriore cenno dell’Aifa va ai «requisiti minimi verificati in corso d’ispezione Gcp». In particolare, «in corso d’ispezione, i team ispettivi dell’ufficio Gcp di Aifa procederanno pertanto alla verifica della rispondenza ai requisiti di norma dei laboratori galenici, Ufa, Umaca delle farmacie ospedaliere dei centri ispezionati, accertando durante la visita ai locali e con la verifica della documentazione disponibile». Tra queste, «la classificazione ambientale mediante conta delle particelle di dimensione 0,5 µm e 5,0 µm at rest e in operation», «classificazione microbiologica di aria (campioni di aria e piastre di sedimentazione) e superfici (piastre per superfici)», «la frequenza e l’ultimo monitoraggio effettuato in termini di “conta particellare totale” 0,5 µm e 5,0 µm at rest e in operation, “conta delle particelle vitali” mediante campionamenti d’aria, piastre di sedimentazione, piastre da contatto, verifica guanti operatori con piastra», e «“media fill” simulazione del processo in asepsi (APS) e qualifica degli operatori». L’Aifa, nella nota pubblicata, ha ritenuto necessario «che i direttori di farmacia, di concerto con i vertici di ogni struttura ospedaliera che intenda eseguire studi clinici con farmaci sperimentali (Imp) sterili, si adoperino affinché venga eseguita una “gap analysis”, vale a dire un’analisi volta a determinare il divario esistente tra i propri standard e i requisiti previsti dalle norme e dalle linee guida vigenti, in termini di strutture, classificazione degli ambienti e mantenimento di tali requisiti e vengano adottate, eseguendo una dettagliata e documentata analisi del rischio, tutte le misure correttive ritenute necessarie per colmare tale divario e mitigare il rischio di potenziale contaminazione».
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