La Legge di Bilancio 2025, approvata lo scorso dicembre, ha introdotto disPosizioni per la maggiore tracciabilità fiscale, stabilendo l’obbligatorietà del collegamento tra gli strumenti per i pagamenti elettronici e i dispositivi per la certificazione dei corrispettivi. A partire dal primo gennaio 2026, gli esercenti, incluse le farmacie, dovranno assicurare la piena integrazione tra i Pos, fisici o software, e i Registratori telematici (Rt) o server Rt, e garantire l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, migliorando il contrasto all’evasione fiscale. L’articolo 1, commi 74-77, della legge 207 del 2024, impone che lo strumento per l’accettazione dei pagamenti sia costantemente connesso a quello per la registrazione e trasmissione telematica delle informazioni.

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La soluzione dell’Agenzia per agevolare gli esercenti

Per dare attuazione alla norma e dopo un confronto con le associazioni di categoria, l’Agenzia delle entrate, con provvedimento del 31 ottobre 2025 del direttore Vincenzo Carbone, ha stabilito le modalità operative. La soluzione individuata non richiede il collegamento fisico tra le apparecchiature, ma si basa su un servizio online accessibile tramite l’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. L’approccio di tipo logico esonera gli esercenti da costi di adeguamento hardware. Il servizio “Gestisci Collegamenti” consentirà di associare il dato identificativo di ogni Pos a quello di ogni registratore telematico già censito. L’operazione, effettuabile direttamente o tramite delegato con credenziali Spid, Cie o dell’Agenzia, è da compiere una sola volta, salvo in caso di successive variazioni.

Come avviene l’incrocio dei dati per i controlli?

In pratica, con la soluzione prospettata l’Agenzia avrà accesso a quale importo è stato incassato con strumenti elettronici (dai dati trasmessi giornalmente dai Rt), quale Pos, con quale Rt e in quale sede, grazie al censimento effettuato dal titolare. L’Agenzia accederà al flusso dei pagamenti elettronici ricevuti, tramite le banche e i prestatori di servizi di pagamento, che a loro volta potranno fornire report aggregati su quanto effettivamente transitato per ciascun Pos. Dunque, l’incrocio sarà Possibile perché ogni pagamento registrato dal Rt come “elettronico” dovrà trovare riscontro con un movimento registrato sul Pos associato (e viceversa). Se, per esempio, un esercente dichiara incassi elettronici bassissimi ma il flusso effettivo delle transazioni Pos è alto, scatteranno controlli automatici. L’associazione univoca consente di confrontare, per ogni esercizio, i dati generati su Rt e quelli rilevati dai prestatori di servizi di pagamento.

Scadenze e adempimenti per il 2026

Le funzionalità Web saranno rese disponibili a partire dai primi giorni di marzo 2026, con la data esatta che verrà comunicata dall’Agenzia delle entrate. Per i Pos attivi a gennaio 2026, la registrazione del collegamento dovrà essere completata entro 45 giorni dal rilascio del servizio web. In fase di regime, per ogni Pos attivato dopo il 31 gennaio 2026 o per una modifica di un collegamento esistente, l’operazione dovrà essere eseguita tra il sesto e l’ultimo giorno lavorativo del secondo mese successivo all’attivazione o alla variazione. Le farmacie sono in ogni caso tenute a verificare la compatibilità dei propri sistemi e a pianificare gli adempimenti nei tempi stabiliti, considerando anche le sanzioni previste in caso di inottemperanza.

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