Il progetto è stato presentato nel corso della quarta edizione di PharmEvolution 2014, che si è tenuto a Catania il 27 e 28 settembre, promettendo di rivoluzionare il concept dei servizi erogati dalle farmacie catanesi, prima, e poi si spera di tutto il Paese. Cofinanziato dal Programma Operativo Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, il progetto è nato dalla collaborazione tra “Farmacia Servizi”, società di servizi che fa capo a Federfarma Catania, l’Università di Catania ed Edisonweb, il team catanese pioniere di soluzioni innovative ICT per l’analisi demografica mediante face detection: una tecnologia avveniristica che permette di profilare, nel rispetto dell’anonimato, qualsiasi persona entri nel campo visivo di uno schermo pubblicitario o di un display.
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Tema centrale del progetto pilota, la comunicazione all’interno delle farmacie. Grazie a particolari display intelligenti, che verranno collocati in alcune farmacie della provincia di Catania, gli utenti saranno coinvolti, in modo automatico, in una nuova modalità di relazione mirata e personalizzata. I display saranno infatti in grado, a partire dal profilo (sesso ed età) delle persone che avranno davanti, di selezionare dei messaggi ad personam per veicolare informazioni pratiche ed efficaci sulla prevenzione tumorale. “Un nuovo modo per contribuire a formare quella cultura della prevenzione, che nonostante i tanti sforzi prodotti in questi anni, ancora stenta ad entrare nelle “sane” abitudini degli italiani. In quest’ottica la farmacia può diventare sempre di più, non solo un luogo dove reperire medicinali, ma un punto di snodo fondamentale per riorganizzare il sistema sanitario e contenere le enormi spese dovute alle terapie oncologie, che in molti casi, grazie a una diffusa cultura della prevenzione, potrebbero essere evitate” commenta Gioacchino Nicolosi, Presidente Federfarma Catania e Vicepresidente Federfarma Nazionale.
“In effetti questo nuovo modello, derivato dall’utilizzo del nostro software Web Signage”- dichiara Riccardo D’angelo CEO di Edisonweb – “potrebbe ottenere molti più risultati rispetto a quanto si è verificato in passato. Soprattutto facendo percepire ai cittadini, senza nessun allarmismo, che la cultura della prevenzione può e deve diventare una cosa “normale” in una società moderna e avanzata culturalmente come la nostra”.
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