Nell’ottica di operare una rivalutazione della legislazione europea che regolamenta il mercato farmaceutico e la distribuzione dei farmaci, il Pharmaceutical group of European Union (Pgeu) ha realizzato un position paper da sottoporre all’attenzione della Commissione europea, allo scopo di fornire input sulle maggiori criticità che vanno a ripercuotersi sul lavoro delle farmacie di comunità e sulla continuità di cura dei pazienti. Secondo quanto emerge dalla bozza del documento, sono essenzialmente tre gli ambiti nei quali il Pharmaceutical group sente l’esigenza di intervenire a livello europeo, suggerendo anche possibili azioni da mettere in campo: prevenire la carenza di farmaci, favorirne l’accessibilità economica a tutti i pazienti e rendere sempre più eco-sostenibile la filiera farmaceutica.

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Stop alle carenze con coordinamento e condivisione

Una serie di interventi generali, regolamentati a livello comunitario, sono – secondo il Pgeu -fondamentali per prevenire il rischio di mancanza di farmaci da dispensare ai pazienti. A questo scopo, il Gruppo sostiene l’obiettivo della Commissione europea di “aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento attraverso obblighi più rigorosi, comunicazione anticipata di carenze e ritiri di medicinali, maggiore trasparenza relativa alle scorte e rafforzamento del coordinamento dell’Ue con meccanismi per monitorare, gestire ed evitare le carenze. «Al fine di stabilire una cooperazione più forte e più strutturata sulla carenza di farmaci a livello dell’Ue – si legge nella bozza del position paper del Pgeu – sosteniamo la necessità di accrescere il ruolo dell’European medicines agency (Ema) nel coordinamento delle attività degli stati membri in questo ambito. Una delle principali attività dell’Ema dovrebbe essere la raccolta centrale di informazioni e il monitoraggio della carenza di farmaci a livello dell’Ue in stretta collaborazione con gli Head of medicines agencies (Hma). Questo dovrebbe andare di pari passo con una maggiore trasparenza e comunicazione efficace agli stakeholder interessati».

Le azioni per farmaci economicamente più accessibili

Secondo ambito d’intervento, su cui il Pgeu si focalizza, è l’accessibilità economica dei medicinali. «Il Pgeu – si legge nel position paper – accoglie con favore gli sforzi della Commissione europea per garantire l’accessibilità economica dei medicinali ai pazienti. Anche se comprendiamo che ciò esulerebbe dall’ambito della revisione della normativa Ue, vorremmo sottolineare che ampliare e premiare il ruolo della farmacia di comunità e rafforzare i sistemi di assistenza primaria sono leve politiche chiave per aprire la strada verso sistemi sanitari più sostenibili. La promozione dell’uso razionale e responsabile dei medicinali dovrebbe essere al centro di qualsiasi politica mirando a migliorare l’accessibilità economica dei medicinali per i sistemi sanitari».

Best practice di sostenibilità condivise a livello Ue

Accrescere la consapevolezza e la coscienza collettiva dell’impatto ambientale della filiera del farmaco resta, nel programma del Pgeu, un altro punto chiave per lo sviluppo di un sistema farmaceutico sostenibile, ampiamente ribadito anche nell’ultimo position paper. Un obiettivo raggiungibile attraverso una corretta informazione agli operatori e ai cittadini, ma anche con la condivisione e promozione da parte della Commissione europea di buone pratiche volte a ridurre l’impatto ambientale di un uso e di uno smaltimento scorretto dei farmaci.

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