«L’aumento dei trattamenti con l’antivirale Paxlovid ritirati nelle farmacie territoriali, più che raddoppiati nelle ultime due settimane, conferma quanto sia stato decisivo il coinvolgimento dei farmacisti di comunità per rendere più facile e tempestivo l’accesso al farmaco, contribuendo a una migliore gestione del Covid-19 in questa nuova fase di crescita di contagi». È quanto dichiara Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), a margine della pubblicazione del quattordicesimo rapporto Aifa sull’impiego dei farmaci antivirali contro il Covid-19. Lo studio ha mostrato un aumento del 106,9% delle dispensazioni di Paxlovid a cura dei farmacisti territoriali, in modalità della distribuzione per conto (Dpc). Le prescrizioni sono passate da quattromila a 8mila e 300.

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Dispensazione in modalità gratuita

Mandelli sottolinea che «è bene rimarcare che la dispensazione del farmaco antivirale da parte del farmacista di prossimità avviene in modo assolutamente gratuito, senza costi a carico del cittadino e a impatto zero per il servizio sanitario». Il dirigente evidenzia come «gli antivirali, così come gli altri trattamenti somministrati a domicilio, rappresentano importanti strumenti contro il virus, ma è bene ricordare che il vaccino resta la principale arma a nostra disposizione per difenderci dall’infezione. Il peggioramento del quadro epidemiologico ci deve indurre a non abbassare la guardia. L’appello, per tutte le persone eleggibili alla quarta dose, gli anziani e i fragili, è di sottoporsi alla vaccinazione e, per tutti i cittadini, di adottare comportamenti responsabili per contenere la diffusione del contagio».

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