«Ringraziamo il ministro della salute Roberto Speranza e l’Aifa per la fiducia riposta nelle farmacie. Questa decisione semplifica l’accesso ai farmaci antivirali per il trattamento del Covid-19 e apre una fase nuova nel contrasto alla pandemia, che incardina sul territorio le attività di prescrizione e dispensazione di questi medicinali, con il pieno coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei farmacisti». Sono le parole di Marco Cossolo, presidente di Federfarma, all’indomani della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del medicinale Paxlovid, per il trattamento precoce del Sars-CoV-2.

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Senso di responsabilità delle farmacie

Cossolo evidenzia come «le farmacie dimostrano, ancora una volta, di operare con grande senso di responsabilità nei confronti della collettività e hanno sempre risposto puntualmente ai nuovi bisogni di salute emersi nelle varie fasi della pandemia. Ora sono pronte a garantire gratuitamente la dispensazione del Paxlovid, per assicurare la tempestività del trattamento con gli antivirali orali, rivelatasi fondamentale per il buon esito della cura». Dello stesso avviso Roberto Tobia, segretario di Federfarma, secondo cui «la distribuzione in farmacia dei farmaci innovativi è connaturata alla specifica professionalità del farmacista, che svolge un importante ruolo nel monitoraggio dell’aderenza alla terapia e nell’attività di farmacovigilanza proprio grazie all’esclusivo rapporto quotidiano di fiducia e prossimità con il cittadino».

Accessibilità alle terapie

Per Andrea Mandelli, presidente della Fofi, «la decisione dell’Aifa che semplifica l’accesso ai farmaci antivirali per il trattamento del Covid-19 apre una fase nuova nel contrasto alla pandemia, che incardina sul territorio le attività di prescrizione e dispensazione di questi medicinali con il pieno coinvolgimento dei medici di medicina generale e delle farmacie di comunità». Ringraziando il ministro della Salute e gli organi istituzionali, Mandelli sottolinea che «la dispensazione del farmaco antivirale da parte dei farmacisti territoriali è un passaggio fondamentale per rendere davvero accessibili queste terapie, nelle grandi città così come nei centri più piccoli».

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