Il settore della farmacia sta vivendo una trasformazione senza precedenti. Con l’avvento della digitalizzazione, l’aumento della concorrenza intra e extra canale, e l’evoluzione delle esigenze dei pazienti-clienti-comsumatori, le farmacie tradizionali si trovano di fronte a sfide nuove e del tutto inaspettate. In questo contesto, FarmaciaVirtuale.it ha raccolto l’opinione di Giovanni Venturi, consulente esperto nella gestione delle farmacie, il quale condiviso le sue intuizioni su come le farmacie possano non solo sopravvivere ma anche prosperare. Quali strategie chiave per una gestione efficace? Quanto è importante un team qualificato?

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Partendo dal contesto attuale in cui la farmacia non è più quell’oasi felice di un tempo e considerando la crescente concorrenza sia intra che extra-canale, ritiene che la farmacia possa ancora oggi fronteggiare queste sfide inaspettate?

Sì, ritengo che la farmacia possa affrontare e superare queste sfide se è ben organizzata e gestita. Avere un obiettivo chiaro è fondamentale poiché molte farmacie non si pongono la domanda su cosa vogliono essere, cosa vogliono effettivamente realizzare, da dove partono e con chi, quali i mezzi finanziari e non da utilizzare, come rendersi visibili, dove e come investire in maniera efficace. È necessario rivoluzionare il paradigma tradizionale, analizzare i dati, comprendere la concorrenza e le capacità dei collaboratori per definire gli obiettivi e costruire processi efficaci, andare a cercare il cliente, trasformarlo in uno sponsor del punto vendita. La concorrenza è uno stimolo alla crescita se non si subisce il mercato, ma lo si affronta, lo si anticipa, con la giusta mentalità professionale e imprenditoriale.

Quindi, come può una farmacia migliorare la propria attività in questo contesto competitivo?

Partendo dal proprio obiettivo e dalla conoscenza del mercato interno ed esterno la farmacia, la farmacia può migliorare attraverso una programmazione annuale dettagliata, che comprenda non si concentri solo sulla vendita, ma anche sulle attività professionali correlate. Nella programmazione non dobbiamo pensare solamente a come gestire i dati della libera vendita, ma anche i dati del pharma, fonte di ispirazione e opportunità. Gli strumenti di marketing e le carte fedeltà sono essenziali per comprendere i trend e i gusti dei clienti. È importante confrontarsi con il mercato sia interno che esterno, analizzando i movimenti online e adattando l’offerta in base alle preferenze dei clienti. I dati sono il fulcro del processo, devono essere letti, interpretati. Non ci si può, non lo è mai stato per me, affidare al semplice intuito, che ci deve aiutare nelle scelte strategiche, ma va contestualizzato nella forma numerica del mercato, delle capacità dei collaboratori. I cinque pilastri del ragionamento sono: farmacia, clienti, collaboratori, mercato e fornitori. Non li ho messi a caso, la sequenza logica da seguire è questa per programmare l’attività in farmacia.

Quanto è importante la selezione del fornitore nel processo di miglioramento della farmacia?

La scelta del fornitore è cruciale. Non si può rimanere legati a scelte storiche, bisogna valutare cosa offre il fornitore e come può supportare il piano della farmacia. Una buona pianificazione e l’uso ottimale di tutti i fornitori e risorse disponibili sono essenziali per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il titolare non deve subire il fornitore, lo deve analizzare e portare a essere il partner delle sue scelte.

Qual è il ruolo del team di lavoro all’interno della farmacia?

Il team è di fondamentale importanza. Deve essere selezionato non solo per le competenze professionali ma anche per la capacità di interagire con i clienti. È necessario creare processi unificati e stimolare il team a crescere e a contribuire attivamente alla gestione e all’analisi dei dati. La condivisione degli obiettivi e la responsabilizzazione del team sono cruciali per il successo della farmacia. Uniformità, è la parola chiave nel lavoro di oggi: uniformità di obiettivi, di scelte, di condivisione, di comunicazione online e offline. Nella multicanalità e nell’era della conoscenza il compito del farmacista è di essere il tutor della salute, cioè di saper indirizzare e gestire le mille informazioni. Si deve formare e informare continuamente e soprattutto deve parlare.

Infine, qual è il suo punto di vista sul potenziale pericolo delle farmacie in rete rispetto alla farmacia indipendente?

Le farmacie in rete offrono opportunità di formazione, informazione e interazione con i dati che possono essere molto vantaggiose. Tuttavia, anche la farmacia indipendente può avere successo se è disposta a investire costantemente in formazione, tecnologia e ottimizzazione dei processi. La digitalizzazione, ad esempio, può fornire ai responsabili dati immediati per prendere decisioni più informate. Essere parte di un network può offrire informazioni e opportunità continue, ma anche la farmacia indipendente può competere se gestita correttamente.

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.