«L’assistenza farmaceutica e i servizi farmaceutici sono pilastri essenziali dei nostri sistemi sanitari. Contribuiscono direttamente al benessere delle popolazioni e alla sostenibilità dei sistemi sanitari a livello globale». Sono le parole di Paula Martins, ministro della Salute del Portogallo, a margine di un simposio svolto il 24 settembre 2024 a Copenaghen, in Danimarca, che ha avuto al centro un dibattito sull’assistenza farmaceutica e i servizi farmaceutici. L’incontro, organizzato congiuntamente dall’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dalla Federazione internazionale farmaceutica (Fip), ha riunito i responsabili politici per esplorare ciò che i farmacisti possono e dovrebbero fare per contribuire all’erogazione dell’assistenza sanitaria e come questi ruoli si inseriscano nell’approccio multidisciplinare alla salute in ambito ospedaliero e comunitario.
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Espansione e rafforzamento dei servizi in abito farmaceutico
Martins ha tenuto uno dei tre discorsi principali al simposio, condividendo esempi di “progressi significativi” compiuti in Portogallo per espandere e rafforzare i servizi di assistenza farmaceutica. Si sono menzionati l’integrazione dei farmacisti nelle équipe sanitarie come anche la vaccinazione e i test point-of-care. Ciò nonostante, la dirigente ha affermato che «non abbiamo fornito i giusti incentivi ai farmacisti per l’erogazione di servizi di assistenza sanitaria primaria. Abbiamo bisogno di un nuovo contratto che vada oltre la vaccinazione e includa altri servizi. Dobbiamo avere un’assistenza [completamente] integrata che includa i farmacisti e dobbiamo pagare per questa assistenza per realizzarne il valore».
Gruppo di lavoro per un documento sulla farmacia comunitaria e di primary care
Il secondo discorso è stato tenuto dal Segretario di Stato per la Salute spagnolo, il Dott. Javier Padilla, il quale ha annunciato che nel suo Paese sarà istituito un gruppo di lavoro per elaborare un documento di consenso sulla farmacia comunitaria e di assistenza primaria. Saranno creati comitati per la farmacoterapia che riuniranno medici, infermieri, farmacisti e sorveglianza epidemiologica, coordinati da farmacisti di assistenza primaria. Come osservato da Padilla «vogliamo davvero aggiornare il ruolo della farmacia comunitaria nel nostro servizio sanitario nazionale. I farmacisti sono uno dei motori dell’equità sanitaria e sono altamente accessibili. Le farmacie comunitarie sono strutture private, ma forniscono un servizio pubblico essenziale».
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