Il ruolo del farmacista nell’ambito della trasformazione del Sistema sanitario nazionale è oggetto di un approfondimento pubblicato sul numero di luglio 2021 della rivista Italian health policy brief (Ihpb). L’edizione, dedicata al tema “Il farmacista nel rinnovamento del Servizio sanitario nazionale: innovazione e ruolo per una figura cardine della sanità”, è stata presentata il 7 luglio 2021 nel corso di un evento online, al quale sono intervenuti alcuni degli autori della pubblicazione, tra cui Andrea Mandelli, presidente della Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi) e vicepresidente della Camera, Marco Cossolo, presidente della Federazione nazionale titolari di farmacia (Federfarma), e Arturo Cavaliere, presidente della Società italiana di farmacia ospedaliera (Sifo).

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Mandelli (Fofi): «È tempo di sciogliere nodi da troppo tempo irrisolti»

Le riflessioni sul ruolo attuale e futuro del farmacista rientrano nel più ampio ripensamento del Servizio sanitario nazionale che, con l’emergenza Covid-19, ha rivelato i suoi punti di forza ma anche le sue criticità. Criticità che ora possono essere affrontate alla luce delle nuove opportunità derivanti dagli investimenti previsti alla misura 6 del Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr), che ha messo oltre 15 miliardi di euro a disposizione della sanità. «L’esperienza di questi mesi di pandemia – ha dichiarato a questo proposito Andrea Mandelli – deve essere uno stimolo a sciogliere nodi da troppo tempo irrisolti, a maggior ragione ora che il Pnrr, con i finanziamenti previsti per le reti di prossimità e la digitalizzazione, può rappresentare una svolta. Tra questi nodi vi sono la riforma dell’assistenza territoriale e il potenziamento della rete ospedaliera: in questi ambiti il farmacista può e deve svolgere un ruolo trasversale. Sul territorio un modello di farmacia che va oltre la semplice dispensazione del farmaco avrebbe potuto dare un contributo ancora superiore a quello che già ha dato in questa emergenza, per garantire ai cittadini l’accesso alle cure».

Cossolo (Federfarma): «Accelerare sviluppo della farmacia e processo di territorializzazione»

Secondo i rappresentanti della farmacia, la trasformazione di quest’ultima deve rientrare nel potenziamento dell’assistenza territoriale al fine di offrire ai cittadini servizi sempre più personalizzati. «La pandemia – ha sottolineato Marco Cossolo – ha portato con sé un periodo di transizione e sta a noi coglierne le opportunità per accelerare lo sviluppo della farmacia e gestire il cambiamento in atto. Il processo di territorializzazione della sanità e i nuovi bisogni di salute dei cittadini ci impongono di trovare soluzioni efficaci e sostenibili per offrire servizi adeguati, altamente professionali e sempre più personalizzati. È questa la sfida che vogliamo vincere come parte integrante della rete di assistenza territoriale».

Cavaliere (Sifo): «Farmacisti territoriali e ospedalieri restino squadra»

Tra gli obiettivi da perseguire per il rinnovo della professione farmaceutica, Arturo Cavaliere evidenzia la necessità di continuare a potenziare la coesione e collaborazione tra i farmacisti territoriali e quelli ospedalieri. «Fare rete e squadra – sostiene Cavaliere – è l’elemento imprescindibile per puntare a progetti ambiziosi. I farmacisti ospedalieri, nello specifico, sono stati protagonisti nei trial clinici per il Covid-19, nella gestione dei vaccini, nella pubblicazione delle corrette istruzioni operative vaccinali che sono state riferimento per tutta la comunità nazionale. Così oggi l’obiettivo di un nuovo rapporto tra ospedale e territorio si raggiunge proprio attraverso una rinnovata relazione tra farmacisti ospedalieri e farmacisti di comunità».

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